L'opposizione: "L
Quell’aumento di capitale che tutti ritengono necessario, ma con disaccordo sui tempi di attuazione. Quell’aumento che, finalmente, fa uscire allo scoperto il disegno vero dei poteri forti: togliere il controllo del Monte dalle mani dei senesi, mettendo fuori gioco la Fondazione. In questa situazione ci meraviglia che Siena non abbia compreso la drammaticità della situazione e l’importanza della decisione che si sta per assumere.
L’uscita della Fondazione MPS dalla compagine sociale, lo spostamento della Direzione Generale lontano da Siena, le esternalizzazioni, le perdite dei posti di lavoro ed il crollo del PIL senese, sono rischi reali che i senesi forse non hanno compreso fino in fondo.
La città, attraverso il suo massimo organo rappresentativo, si appresta ad assumere un provvedimento che è forse il più importante dal dopoguerra ad oggi e che rimarrà scritta nella storia di Siena: la perdita della Banca Monte dei Paschi.
Per la strada si respira sconforto e si commenta che “tanto la Banca è già persa”. Questo non è vero! O perlomeno c’è ancora una possibilità, sicuramente l’ultima, da giocare fino all’ultimo minuto. Con ogni mezzo fare in modo che la Fondazione mantenga una partecipazione societaria significativa della Banca . Se è questo che i senesi vogliono, lo dicano con forza.
Luciano Cortonesi, Massimo Bianchini, Marco Falorni, Giuseppe Giordano, Eugenio Neri, Andrea Corsi e Pietro Staderini