Gli esternalizzandi di Milano si scandalizzano...
MILANO. Il Corriere della Sera di oggi pubblica alla rubrica corriereconomia (pag 31) un’interessante indagine dell’Istituto Tedesco Qualità e Finanza dove ad un certo punto dice testualmente “Insieme a Intesa e UniCredit, MPS promuove a favore dei dipendenti iniziative in campo formativo, progetti per migliorare la compatibilità della vita privata con quella lavorativa e adotta linee guida contro la discriminazione sul posto di lavoro”.
Ci sfugge come riusciremo a essere più compatibili con la nostra vita privata sbattuti nella Fruendo Srl senza nessuna spiegazione circa l’esigenza tecnica organizzativa e possibilità di replica, senza risposte a nessuna delle nostre richieste, trattati come numeri senza alcuna considerazione.
A noi di Milano sfugge anche la gioia che ci trasmetterà essere obbligati a fare 70 km al giorno ed oltre, che vede penalizzate per la maggior parte donne senza garanzie e tutele per raggiungere il posto di lavoro SENZA adeguati mezzi pubblici (in media autobus, 1 o 2 metro più una tratta di trenord con un treno all’ora, tanto per capirci). Quali sono dunque le linee guida che MPS adotta contro la discriminazione sul posto di lavoro? Vorremmo tanto saperlo.
Nell’ufficio di fianco al nostro hanno allestito uno sfavillante albero di natale, noi stiamo aspettando gli scatoloni per il trasloco… molti colleghi ancora non si rendono conto che in un prossimo futuro potrebbe davvero toccare anche a loro. E’ un’osservazione retorica e patetica? Può darsi: non amiamo il buonismo a tutti i costi e per tutti, pensiamo solo a chi banalmente continua ad insultarci, ad augurare un licenziamento collettivo e coatto per tutta la categoria per ribadire che non è che andando a finire tutti nel fango si creerà un posto migliore dove vivere! L’obiettivo dovrebbe essere un maggior benessere economico per tutti, per tutti una migliore qualità della vita, sarà banale ma funziona così.
Riportiamo dall’articolo già citato “i punti di forza di MPS, secondo lo studio, si concentrano nella dimensione sociale, soprattutto in riferimento ai rapporti della banca con il proprio staff”. Sarà, forse è un modo per definire “sinceri” gli auguri di Buon Natale che a breve, come ogni anno, ci arriveranno dall’amministratore delegato che a noi – ahimé – sembreranno solo una presa in giro.
Alcuni esternalizzandi di Milano