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SIENA. Il governo prende atto, con interesse e attenzione, di un’eventuale candidatura di Siena a capitale europea della cultura per il 2019, informando che ancora non è stata attuata alcuna iniziativa, visto che la fase di preparazione delle candidature partirà sei anni prima dell’anno di svolgimento della manifestazione. E’ questo, in sintesi, il contenuto della risposta fornita oggi (10 novembre) in Commissione Cultura della Camera all’interrogazione presentata nelle scorse settimane dal parlamentare del Partito democratico, Franco Ceccuzzi per chiedere la posizione del governo sul fatto che Siena abbia le carte in regola per essere inclusa fra le città potenzialmente interessate alla nomina. L'interrogazione era stata sottoscritta anche dalla parlamentare del Pd, Susanna Cenni.
“Nel 2012 – si legge nella risposta all’interrogazione – il governo, secondo quanto previsto dal programma comunitario, pubblicherà un annuncio per invitare le città italiane a candidarsi a capitale europea della cultura. Trascorsi dieci mesi, la commissione selezionatrice, composta da sei esperti nominati dall’Italia e da sette nominati da istituzioni europee, si riunirà per decidere la città candidata. Prendiamo atto con interesse e attenzione – continua il testo – delle argomentazioni storiche e culturali a sostegno di un’eventuale candidatura di Siena e comunichiamo che lo scorso 6 ottobre si è tenuta una prima riunione presso il Comune di Siena tra esponenti di istituzioni pubbliche, realtà bancarie e universitarie locali a cui hanno partecipato anche i Soprintendenti del Ministero per i beni e le attività culturali, che hanno formalmente aderito alla richiesta dell’amministrazione comunale di far parte del Comitato promotore”.
“La risposta del governo è incoraggiante – commenta Franco Ceccuzzi – perchè mostra interesse e attenzione alle argomentazioni che abbiamo posto in premessa dell'interrogazione, pur senza sbilanciarsi e senza prendere alcun impegno. I tempi sono prematuri, ma il governo riconosce che Siena abbia tutte le carte in regola per proporsi come città italiana capitale Europea della Cultura, nell'anno 2019. Sarà dunque molto importante che da qui al 2012, quando il governo pubblicherà l'annuncio per avviare la scelta della città da nominare, si lavori unitariamente con tutte le istituzioni per far crescere il consenso intorno alla candidatura di Siena e fare leva proprio sui caratteri storico, artistici, monumentali, culturali, sociali della città che la rendono di per sé competitiva per raggiungere questo grande traguardo”.
“Nel 2012 – si legge nella risposta all’interrogazione – il governo, secondo quanto previsto dal programma comunitario, pubblicherà un annuncio per invitare le città italiane a candidarsi a capitale europea della cultura. Trascorsi dieci mesi, la commissione selezionatrice, composta da sei esperti nominati dall’Italia e da sette nominati da istituzioni europee, si riunirà per decidere la città candidata. Prendiamo atto con interesse e attenzione – continua il testo – delle argomentazioni storiche e culturali a sostegno di un’eventuale candidatura di Siena e comunichiamo che lo scorso 6 ottobre si è tenuta una prima riunione presso il Comune di Siena tra esponenti di istituzioni pubbliche, realtà bancarie e universitarie locali a cui hanno partecipato anche i Soprintendenti del Ministero per i beni e le attività culturali, che hanno formalmente aderito alla richiesta dell’amministrazione comunale di far parte del Comitato promotore”.
“La risposta del governo è incoraggiante – commenta Franco Ceccuzzi – perchè mostra interesse e attenzione alle argomentazioni che abbiamo posto in premessa dell'interrogazione, pur senza sbilanciarsi e senza prendere alcun impegno. I tempi sono prematuri, ma il governo riconosce che Siena abbia tutte le carte in regola per proporsi come città italiana capitale Europea della Cultura, nell'anno 2019. Sarà dunque molto importante che da qui al 2012, quando il governo pubblicherà l'annuncio per avviare la scelta della città da nominare, si lavori unitariamente con tutte le istituzioni per far crescere il consenso intorno alla candidatura di Siena e fare leva proprio sui caratteri storico, artistici, monumentali, culturali, sociali della città che la rendono di per sé competitiva per raggiungere questo grande traguardo”.