di Alessandra Siotto
Il dibattito, al quale non ha partecipato il sindaco Maurizio Cenni, è stato animato dagli interventi dei vari consiglieri e sono stati presentati dall'opposizione ben quattro ordini del giorno (3 dalle Liste Civiche e 1 da Alleanza Nazionale) in risposta alla mozione presentata dalla maggioranza. E' quindi fallito l'intento del Pd e delle forze alleate di approvare sull'argomento un documento unitario, condiviso da tutto il Consiglio Comunale. Solo la mozione della maggioranza è stata approvata con 20 voti favorevoli, 8 contrari e un astenuto (Andreini che si è astenuto dal voto su tutti e 5 i documenti).
Il documento della maggioranza “esprime solidarietà” ai dipendenti dell'Università e “apprezzamento per lo sforzo attuato delle istituzioni locali insieme alla Regione”. “Esprime – inoltre – soddisfazione nei confronti della Banca MPS per essere stata l'unica ad aver presentato una proposta al bando di gara dell'Università per l'affidamento del Servizio di Tesoreria. Auspica che il Consiglio Regionale approvi il Bilancio di Previsione 2010 per consentire l'acquisizione delle Scotte”. “Invita il Governo ad autorizzare un intervento economico urgente e straordinario” di 100 milioni di euro, in aggiunta al fondo di finanziamento ordinario. Invita, inoltre, il Governo ad autorizzare urgentemente l'Ateneo a stipulare il contratto di finanziamento con la Banca MPS ed a permettere all'Università di rinegoziare le varie tipologie di debito e di prevedere misure misure straordinarie come le agevolazioni per il prepensionamento.
La mozione “impegna il Sindaco a richiedere, di concerto con l'Amministrazione Provinciale e Regionale, un urgentissimo incontro con il Governo, per accertare i reali intendimenti dei Ministeri interessati". Impegna, inoltre, il primo cittadino a “prevedere ogni possibile forma di mobilitazione necessaria per garantire i livelli occupazionali dell'Ateneo”.
“La nostra mozione – ha spiegato il capogruppo del Pd Cortonesi – non è finalizzata a far dimettere nessuno, ma solo a risolvere il problema dell'Università (…) Dei 40 lavoratori precari, 3 sono già a casa ed è un'escalation che è destinata a continuare. 35 milioni di euro sono in procinto di arrivare forse oggi o domani e consentiranno di pagare gli stipendi di novembre (…) Dobbiamo affrontare subito l'emergenza, rinviando le attribuzioni di responsabilità (…) Questa collettività si è fatta carico della situazione dell'Ateneo: la Regione ha già messo a disposizione 8 milioni di euro ed acquisterà le Scotte, mentre l'impegno governativo si limita a mandare i soldi che servono per andare avanti”.
Il vicesindaco Marzucchi si è scusato per l'assenza del sindaco, spiegando che “oggi non poteva assolutamente essere presente per una situazione già programmata e non rinviabile”. “La situazione dell'Università – ha affermato Marzucchi – è estremamente complicata, forse più di quanto si riteneva dal tam tam delle voci o dagli ottimismi manifestati. C'è bisogno di tutti per essere risolta, non si può certo farlo restando isolati come enti locali. Il sistema Siena ha fatto la propria parte (…) C'è il rischio di dividersi in tifoserie, tra chi ritiene utile l'intervento del Governo e chi invece lo stigmatizza, ma cerchiamo di avere bene in mente che dobbiamo perseguire il bene della nostra Università e dei suoi lavoratori”.
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“Ci sono 40 lavoratori in difficoltà – ha affermato Bandini – e nessuno le può aiutare perchè anche gli enti che potrebbero impiegarli, sfruttando la mobilità, sono in forte difficoltà. La Banca MPS ha fatto una proposta, ma siamo sicuri che quella proposta sia giusta per far uscire l'Università dalla crisi? Esistono altre soluzioni?”.
Falorni domanda “qual'è la posizione del Pd se Starnini chiede le dimissioni del rettore e poi viene smentito” mentre secondo Ascheri “il tavolo interistituzionale si è riunito pochissimo e non ha risolto nulla; in più è stata esclusa una parte del sindacato”.
“Chiedere le dimissioni di Focardi – ha affermato Piccini – è da sciagurati (…) Secondo me non c'è nessun altra banca italiana che verrà a Siena ad aiutare l'Università quando la sede del Monte dei Paschi è qui: ci sono accordi tra le banche e quindi è inutile dire che il Monte è stato l'unico ad intervenire, è così per una scelta tra istituti”.