Il sindacato ipotizza controlli e vendite "a tutti i costi"
Il primo, si sostanzia nella richiesta ai gestori di compilare alcuni file, nei quali riportare i contatti effettuati nell’arco della giornata e successivamente i relativi esiti. A tal proposito riteniamo che una simile richiesta potrebbe integrare gli estremi di una forma di controllo a distanza dell’attività dei colleghi, peraltro frutto di iniziative arbitrarie, in quanto non supportate da alcuna circolare interna.
Nella seconda parte della comunicazione si impone un dictat per i gestori, nella parte in cui si stabilisce come priorità “di lavorare con esiti positivi sul proprio portafoglio per il comparto protezione”. Al riguardo, riteniamo che si stiano ripercorrendo vecchie logiche del passato, orientate alla vendita dei prodotti “a tutti costi” senza tener conto della congiuntura economica sfavorevole e della scarsa propensione della clientela ad investire in un momento di crisi come questo.
Imporre esiti positivi a tutti i costi, per quanto ci riguarda, significa continuare ad esercitare pressioni commerciali sui colleghi con il rischio che gli stessi, dietro minaccia di trasferimento, potrebbero vedersi costretti a “scaricare sulla clientela”, pur di raggiungere gli obiettivi. Le conseguenze, in questi casi, sarebbero negative, in termini di immagine per la Banca, e per gli stessi Lavoratori/Lavoratrici che si esporrebbero, come nel passato, ad una responsabilità penale personale per fatti compiuti nell’esercizio delle funzioni.
Pertanto, sollecitiamo i colleghi ad attenersi scrupolosamente al rispetto delle regole e delle circolari esistenti; al tempo stesso invitiamo l’Azienda ad astenersi dal porre in essere comportamenti eticamente discutibili e ad attenersi scrupolosamente al rispetto della normativa Consob, orientando le politiche di gestione del personale e le strategie commerciali, in funzione del rilancio vero dell’Azienda e nell’interesse dello sviluppo economico del Territorio.