"Finalmente si riappropria del ruolo spettante al socio di riferimento"
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SIENA. Prendiamo atto con una certa soddisfazione della decisione presa dalla Fondazione MPS in merito alla posizione che terrà sull’aumento di capitale nella prossima assemblea della Banca MPS del 27-28-30 dicembre. La deliberazione è quella di esercitare il diritto di “integrazione dell’ordine del giorno dell’assemblea e di presentazione di nuove proposte di delibera” previsto dall’art. 126-bis, del Decreto Legislativo n.58/1998, che ha autorizzato il Presidente della Fondazione a presentare, entro il termine di scadenza del giorno 6 dicembre 2013, alla Banca MPS la relativa richiesta, accompagnata dall’apposita relazione dell’Azionista proponente, così come stabilito dalla legge.
Siamo soddisfatti nel constatare che nel nostro ultimo comunicato del 4 dicembre avevamo individuato una strada effettivamente percorribile, ma soprattutto apprezziamo la novità: finalmente la Fondazione si riappropria del ruolo decisionale spettante al socio di riferimento, ruolo al quale aveva sempre passivamente abdicato negli ultimi anni, con il risultato di essere complice, o meglio, attore dei disastri dei due Enti. Tutto ciò per obbedire ossequiosamente al fallito Sistema Siena e a una distorta partitocrazia.
Purtroppo non c’è alcuna certezza che questa decisione, che scaturisce dopo un inopportuno “braccio di ferro” tra i due Enti derivante soprattutto dalla accelerazione sull’aumento di capitale imposta dal CDA della Banca MPS, evidentemente non concordata con il socio di maggioranza, possa essere risolutiva della difficile situazione di Banca e Fondazione.
A questo punto non rimane che aspettare la reazione dei mercati a questa inedita situazione. Vogliamo auspicare che, nel prendere questa forte posizione, la Fondazione abbia avuto la ragionevole certezza di poter contare sul sostegno di quelle Istituzioni governative che in questi anni, per carenze di controlli o errori nelle autorizzazioni, hanno avuto non trascurabili responsabilità della drammatica situazione di Banca e Fondazione.
Invitiamo comunque pubblicamente Consob e Ministero dell’Economia a vigilare sulle importanti turbolenze di questi giorni attorno al titolo MPS, che non vorremmo fossero create ad arte.
Nella peggiore delle ipotesi, e a questo punto della situazione, siamo comunque favorevoli al fatto che la Fondazione, e la Città, siano artefici del proprio destino, in positivo o in negativo, senza mostrare più alcuna deferenza a ingerenze o speculazioni esterne.
Chiediamo pertanto, sempre pubblicamente, che il Presidente del Consiglio Comunale, senza tergiversare ulteriormente, comunichi lunedì prossimo nella conferenza dei Capigruppo già convocata la data del Consiglio Comunale straordinario sulla Fondazione richiesto da alcuni consiglieri due settimane fa. Richiesta a cui ci associamo convintamente perché è indispensabile che il consesso elettivo si pronunci e dia la sua indicazione in una situazione tanto delicata quanto inusuale.
Siamo pronti da parte nostra a sostenere la Fondazione in questo delicato passaggio, proprio mentre una nostra ormai datata mozione sul contenimento dei compensi degli Organi Amministrativi della stessa Fondazione sta per essere discussa in Consiglio Comunale. Ancora ribadiamo la nostra coerenza e il nostro civismo: sempre pronti ad appoggiare atti che riteniamo utili per la Comunità e a contrastare quelli che riteniamo sbagliati, a prescindere dalla loro “paternità” o dalle figure coinvolte nelle varie vicende.
Siamo soddisfatti nel constatare che nel nostro ultimo comunicato del 4 dicembre avevamo individuato una strada effettivamente percorribile, ma soprattutto apprezziamo la novità: finalmente la Fondazione si riappropria del ruolo decisionale spettante al socio di riferimento, ruolo al quale aveva sempre passivamente abdicato negli ultimi anni, con il risultato di essere complice, o meglio, attore dei disastri dei due Enti. Tutto ciò per obbedire ossequiosamente al fallito Sistema Siena e a una distorta partitocrazia.
Purtroppo non c’è alcuna certezza che questa decisione, che scaturisce dopo un inopportuno “braccio di ferro” tra i due Enti derivante soprattutto dalla accelerazione sull’aumento di capitale imposta dal CDA della Banca MPS, evidentemente non concordata con il socio di maggioranza, possa essere risolutiva della difficile situazione di Banca e Fondazione.
A questo punto non rimane che aspettare la reazione dei mercati a questa inedita situazione. Vogliamo auspicare che, nel prendere questa forte posizione, la Fondazione abbia avuto la ragionevole certezza di poter contare sul sostegno di quelle Istituzioni governative che in questi anni, per carenze di controlli o errori nelle autorizzazioni, hanno avuto non trascurabili responsabilità della drammatica situazione di Banca e Fondazione.
Invitiamo comunque pubblicamente Consob e Ministero dell’Economia a vigilare sulle importanti turbolenze di questi giorni attorno al titolo MPS, che non vorremmo fossero create ad arte.
Nella peggiore delle ipotesi, e a questo punto della situazione, siamo comunque favorevoli al fatto che la Fondazione, e la Città, siano artefici del proprio destino, in positivo o in negativo, senza mostrare più alcuna deferenza a ingerenze o speculazioni esterne.
Chiediamo pertanto, sempre pubblicamente, che il Presidente del Consiglio Comunale, senza tergiversare ulteriormente, comunichi lunedì prossimo nella conferenza dei Capigruppo già convocata la data del Consiglio Comunale straordinario sulla Fondazione richiesto da alcuni consiglieri due settimane fa. Richiesta a cui ci associamo convintamente perché è indispensabile che il consesso elettivo si pronunci e dia la sua indicazione in una situazione tanto delicata quanto inusuale.
Siamo pronti da parte nostra a sostenere la Fondazione in questo delicato passaggio, proprio mentre una nostra ormai datata mozione sul contenimento dei compensi degli Organi Amministrativi della stessa Fondazione sta per essere discussa in Consiglio Comunale. Ancora ribadiamo la nostra coerenza e il nostro civismo: sempre pronti ad appoggiare atti che riteniamo utili per la Comunità e a contrastare quelli che riteniamo sbagliati, a prescindere dalla loro “paternità” o dalle figure coinvolte nelle varie vicende.
Cittadini di Siena