
Oltre ad esprimere solidarietà a tutto il personale dell’università per ribadire la necessità di salvaguardare il lavoro come sentimento fondamentale per tutta la comunità, nella mozione si indica nell’acquisizione dell’ospedale Santa Maria delle Scotte da parte della Regione Toscana una concreta possibilità di far partire il Piano di risanamento, grazie alle entrate che ne deriverebbero.
Ma è soprattutto al Governo che hanno guardato i consiglieri comunali durante il dibattito consiliare: la mozione stessa invita lo Stato, per permettere il risanamento dell’Università di Siena, ad autorizzare un intervento economico urgente e straordinario di cento milioni di euro da aggiungere al fondo di finanziamento ordinario.
Soprattutto viene chiesto che venga data urgentemente l’autorizzazione all’Ateneo senese per la stipula del contratto di finanziamento con la banca Monte dei Paschi, al fine di scongiurare una nuova crisi di liquidità che potrebbe compromettere il pagamento di stipendi e fornitori ed indirettamente incidere negativamente sulla continuità e sulla qualità dell’offerta didattica e della ricerca scientifica.
Con la mozione approvata a maggioranza (con il voto contrario dei consiglieri delle Liste Civiche e del Pdl e con l’astensione del consigliere Andreini di Rifondazione Comunista), il consiglio comunale di Siena ha impegnato il sindaco a richiedere, assieme all’amministrazione provinciale e alla Regione, un incontro con il Governo per illustrare lo sforzo fatto dagli enti, dalle Istituzioni locali e dalla Regione e per conoscere come intendano muoversi i ministeri interessati riguardo al piano di risanamento adottato dall’Ateneo.