COLLE DI VAL D'ELSA. La collana “Le Filigrane” – che raccoglie libri e documenti sull’archeologia, la storia, l’arte e la cultura di Colle di Val d’Elsa – si arricchisce di un nuovo contributo storico-critico sulla città, con uno sguardo allo sviluppo economico e alle dinamiche del mondo ecclesiastico locale.
Sabato (9 ottobre), alle ore 17.30, a Villa Sabolini, a Mensanello, sarà presentato il libro di Caterina Checcucci “La famiglia Sabolini – Dalle origini lucchesi agli arcipreti nullius di Colle”, dedicato a una delle famiglie più antiche della città colligiana, che si contraddistinse per l’impegno economico nel settore cartario e per il contributo dato dall’ultimo arciprete, Amerigo Sabolini, alla realizzazione della nuova cattedrale di Colle e all’elevazione a diocesi della città, riconosciuta nel 1592.
Alla presentazione del libro saranno presenti, oltre alla giovane autrice, colligiana, Paolo Nardi, docente di storia del diritto italiano presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università degli Studi di Siena; Luca Trapani, autore del libro “Usimbardo Usimbardi”, personaggio colligiano legato alla storia della famiglia Sabolini, e Pietro Nencini, autore di diversi libri sulla storia della diocesi colligiana – fra cui “La formazione della diocesi di Colle in Colle di Val d’Elsa nell’età dei granduchi medicei” – e curatore degli atti del convegno sul tema che si svolse nella città valdelsana nel 1992, in occasione dei 400 anni del riconoscimento della diocesi e dell’elevazione a città.
Il libro prende spunto dalla tesi di laurea dell’autrice e presenta un percorso storico che parte dalle origini lucchesi della famiglia Sabolini, datate intorno al 1100, passa dal loro trasferimento a Colle di Val d’Elsa, intorno al 1400, e arriva fino alla figura di Amerigo Sabolini, ultimo arciprete colligiano prima della creazione della diocesi di Colle, nel 1592. Subito dopo venne eletto primo vescovo colligiano Usimbardo Usimbardi, rivale di Amerigo Sabolini, che, subito dopo, si ritirò a Mensanello, poco fuori la città, dove sorge ancora la villa della famiglia. Nei secoli successivi, questa fu donata alla Diocesi di Siena e ha ospitato per molti anni un seminario, oggi non più attivo.
Il lavoro di Caterina Checcucci è articolato su vari livelli di approfondimento e offre un nuovo supporto scientifico per ricostruire e riscoprire una parte importante della storia cittadina e di alcuni protagonisti dello scenario sociale, politico, istituzionale ed economico colligiano dei secoli scorsi. L’autrice, infatti, ha analizzato con attenzione il complesso intreccio che ha visto emergere la famiglia Sabolini nello scenario politico medievale tra Lucca e Colle di Val d’Elsa fino a farle assumere un ruolo determinante sia nell’attività mercantile che nella giurisdizione ecclesiastica. Il libro, con queste caratteristiche, si colloca a pieno titolo nello spirito della collana “Le Filigrane”, che vuole riscoprire e valorizzare le radici storiche e i valori culturali di Colle di Val d’Elsa e del territorio valdelsano che hanno determinato lo sviluppo istituzionale e sociale della città.