"Totale deresponsabilizzazione delle istituzioni locali", dice Michelotti
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SIENA. L’ultimo e clamoroso esempio di totale deresponsabilizzazione delle istituzioni locali è stata la scelta di non costituirsi Parte Civile nel processo di Ampugnano. Le scuse, perché di scuse si trattava, non superano il livello del pudore. In realtà è stato perpetrato un vulnus gravissimo alle istituzioni.
Si sta celebrando un processo per reati gravi riguardanti amministratori espressi dalla politica (di una società che è stata controllata per dieci anni dagli enti locali e della Banca MPS), per cui le Istituzioni avrebbero dovuto avvertire la necessità di rappresentare gli interessi del territorio, mediante la costituzione di parte civile. Non averlo fatto ha sancito, di fatto, un disinteresse rispetto all’accertamento delle responsabilità per la vicenda in questione.
Come abbiamo detto più volte, sono ancora forti i legami politici con il passato, di chi si professa come nuovo, ma nuovo non è affatto, ma è anzi la continuità politica con chi ha messo la nostra città in situazioni così drammatiche.
La rinuncia ad esercitare le prerogative a tutelare i diritti dei cittadini dimostra che il presidente della Provincia di Siena, e tutti gli enti che hanno preso analoga decisione, hanno più a cuore il proprio partito che i diritti della comunità che dovrebbero rappresentare.
A questo punto è ben evidente che parole come guardare avanti, rivolgersi al futuro, sono solo un metodo per perpetuare il controllo capillare della cosa pubblica, e nascondono le responsabilità di chi ha portato il nostro territorio allo sfascio.
La finalità delle Istituzioni a guida PD è rimanere pervicacemente ancorati al controllo degli enti, come se non fosse oggettivo il clamoroso fallimento della politica quindicennale del PD in terra di Siena.
Fratelli d’Italia – Centrodestra Nazionale SIENA
Si sta celebrando un processo per reati gravi riguardanti amministratori espressi dalla politica (di una società che è stata controllata per dieci anni dagli enti locali e della Banca MPS), per cui le Istituzioni avrebbero dovuto avvertire la necessità di rappresentare gli interessi del territorio, mediante la costituzione di parte civile. Non averlo fatto ha sancito, di fatto, un disinteresse rispetto all’accertamento delle responsabilità per la vicenda in questione.
Come abbiamo detto più volte, sono ancora forti i legami politici con il passato, di chi si professa come nuovo, ma nuovo non è affatto, ma è anzi la continuità politica con chi ha messo la nostra città in situazioni così drammatiche.
La rinuncia ad esercitare le prerogative a tutelare i diritti dei cittadini dimostra che il presidente della Provincia di Siena, e tutti gli enti che hanno preso analoga decisione, hanno più a cuore il proprio partito che i diritti della comunità che dovrebbero rappresentare.
A questo punto è ben evidente che parole come guardare avanti, rivolgersi al futuro, sono solo un metodo per perpetuare il controllo capillare della cosa pubblica, e nascondono le responsabilità di chi ha portato il nostro territorio allo sfascio.
La finalità delle Istituzioni a guida PD è rimanere pervicacemente ancorati al controllo degli enti, come se non fosse oggettivo il clamoroso fallimento della politica quindicennale del PD in terra di Siena.
Fratelli d’Italia – Centrodestra Nazionale SIENA