POGGIBONSI. sequestro di un fucile “a canne mozze” con relativo munizionamento e di varia refurtiva, arrestata una persona ed altra denunciata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena.
Gli agenti si sono presentati all’alba a casa di sette persone abitanti a Poggibonsi ed a Colle, sospettate di far parte di un gruppo dedito soprattutto a reati contro il patrimonio.
Le perquisizioni hanno dato ragione agli investigatori, poiché Salvatore Greco, 39 enne palermitano da tempo abitante in Val d’Elsa, nascondeva nel garage di casa, a Colle, un fucile “a canne mozze” calibro 20, quattro cartucce ed un passamontagna. Gli accertamenti hanno rivelato che il fucile era legalmente detenuto da un anziano in provincia di Pistoia fino al novembre 2003, quando, in occasione di un furto in abitazione, era stato rubato insieme ad altre armi e modificato.
Presso l’abitazione del ventenne F. M. della provincia di Palermo e domiciliato a Colle, sono state poi rinvenute e sequestrate varia refurtiva e materiale di dubbia provenienza, in parte già individuato come bottino del furto avvenuto la notte dell’11 settembre presso il bar dell’ospedale di Campostaggia; in altra parte consistente in beni anche di valore acquistati presso attività commerciali della zona con assegni di provenienza illecita e per la restante parte consistente in oggetti di cui il detentore non è stato capace di giustificare il possesso.
Salvatore Greco, tratto in arresto per detenzione illegale di arma comune da sparo e del relativo munizionamento, nonché per ricettazione dell’arma stessa, è stato associato al carcere “Santo Spirito” di Siena a disposizione del Sostituto Procuratore Mario Formisano. Sul fucile “a canne mozze” trovato in suo possesso sono in corso accertamenti per stabilire se sia stato utilizzato per portare a termine fatti delittuosi e, in particolare, rapine, come peraltro farebbe pensare il contestuale ritrovamento di un passamontagna.
Il giovane F. M., per il momento, è stato denunciato in stato di libertà per ricettazione in relazione alla refurtiva sequestratagli, nonché per possesso di oggetti atti ad offendere, essendogli stata trovata anche una “noccoliera”. Sono in corso, tuttavia, gli accertamenti per stabilire natura e provenienza anche del resto del materiale sequestratogli.
Gli agenti si sono presentati all’alba a casa di sette persone abitanti a Poggibonsi ed a Colle, sospettate di far parte di un gruppo dedito soprattutto a reati contro il patrimonio.
Le perquisizioni hanno dato ragione agli investigatori, poiché Salvatore Greco, 39 enne palermitano da tempo abitante in Val d’Elsa, nascondeva nel garage di casa, a Colle, un fucile “a canne mozze” calibro 20, quattro cartucce ed un passamontagna. Gli accertamenti hanno rivelato che il fucile era legalmente detenuto da un anziano in provincia di Pistoia fino al novembre 2003, quando, in occasione di un furto in abitazione, era stato rubato insieme ad altre armi e modificato.
Presso l’abitazione del ventenne F. M. della provincia di Palermo e domiciliato a Colle, sono state poi rinvenute e sequestrate varia refurtiva e materiale di dubbia provenienza, in parte già individuato come bottino del furto avvenuto la notte dell’11 settembre presso il bar dell’ospedale di Campostaggia; in altra parte consistente in beni anche di valore acquistati presso attività commerciali della zona con assegni di provenienza illecita e per la restante parte consistente in oggetti di cui il detentore non è stato capace di giustificare il possesso.
Salvatore Greco, tratto in arresto per detenzione illegale di arma comune da sparo e del relativo munizionamento, nonché per ricettazione dell’arma stessa, è stato associato al carcere “Santo Spirito” di Siena a disposizione del Sostituto Procuratore Mario Formisano. Sul fucile “a canne mozze” trovato in suo possesso sono in corso accertamenti per stabilire se sia stato utilizzato per portare a termine fatti delittuosi e, in particolare, rapine, come peraltro farebbe pensare il contestuale ritrovamento di un passamontagna.
Il giovane F. M., per il momento, è stato denunciato in stato di libertà per ricettazione in relazione alla refurtiva sequestratagli, nonché per possesso di oggetti atti ad offendere, essendogli stata trovata anche una “noccoliera”. Sono in corso, tuttavia, gli accertamenti per stabilire natura e provenienza anche del resto del materiale sequestratogli.