Tre arresti per il "buco" all'Asl 1 di Massa
FIRENZE. L’assessore regionale alla Salute Daniela Scaramuccia ha presentato le sue dimissioni per questioni personali, ma si parla in Regione di troppo stress e troppa pressione nell’affrontare la questione del disavanzo del bilancio sanitario regionale: aveva parlato tempo fa di un disavanzo da 270 milioni di euro nella sanità apuana. Il terremoto ha colpito l’ Asl 1 di Massa (Massa Carrara): il giudice per le indagini preliminari della città toscana ha ordinato l’arresto di tre persone, uno in carcere e due ai domiciliari. Il primo riguarda Ermanno Giannetti, ex direttore amministrativo della Azienda sanitaria locale; gli altri riguardano Vito Antonio Delvino, ex direttore generale, e Alessandro Scarafuggi, ex direttore generale della stessa Azienda dal 2002 al 2007 e attuale direttore della Asl di Pistoia. Questi ultimi due dovranno rispondere di falso in atto pubblico, mentre a Giannetti sarebbe contestato anche il peculato. Undici persone denunciate, tra cui alcuni imprenditori, per concorso in falso in atto pubblico e peculato e violazione alla normativa antiriciclaggio. Delvino, già dimessosi dall’incarico e Giannetti, licenziato dalla Asl proprio in seguito all’inchiesta, risultavano fino ad oggi gli unici indagati nell’inchiesta aperta nel 2010 e condotta dal procuratore di Massa Aldo Giubilaro e dal pm Alberto Dello Iacono. Così gli accertamenti eseguiti dalla Guardia di Finanza avrebbero stabilito un disavanzo di 224 milioni dal 2004 al 2009. Nel marzo dello scorso anno proprio il presidente della regione Toscana (ex assessore alla Salute nella giunta precedente) Enrico Rossi aveva annunciato una richiesta di risarcimento danni, complessivamente 400 milioni di euro, a Giannetti e Delvino e alla società di revisione Deloitte, e chiesto chiarimenti a Scarafuggi, ricordando che proprio la Regione Toscana aveva denunciato per prima il buco. Rossi ha anche chiarito, con una comunicazione al Consiglio regionale della Toscana, che il bilancio della sanità Toscana nel 2011 è tornato in pareggio, proprio dopo il disavanzo gigantesco provocato dalla Asl massese.