Lettera a Epifani, "Non solo Berlusconi, un colpo di spugna salverebbe anche vertici Mps"
SIENA. “Caro Segretario, il Partito democratico non arretri sul no all’amnistia per i reati finanziari, altrimenti saremmo di fronte ad un provvedimento che salverebbe i principali imputati dei processi Mps Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gian Luca Baldassarri, oltre all’attuale presidente di Banca Mps, Alessandro Profumo, rinviato a giudizio per frode fiscale”.
E’ quanto chiede il candidato a segretario provinciale del Pd di Siena, Riccardo Burresi, in una lettera inviata al segretario nazionale del Pd, Guglielmo Epifani.
“Qualora il Pd permettesse l’approvazione di un provvedimento del genere – spiega Burresi nella lettera – ovvero di un colpo di spugna non soltanto per Silvio Berlusconi, ma anche per i vertici passati e presenti di Banca Mps, verrebbe assestato un colpo definitivo alla credibilità morale del nostro partito non solo a Siena”.
“Il vecchio apparato del partito – aggiunge Burresi – che oggi sostiene Niccolò Guicciardini per la prosecuzione del suo incarico, prima ha sostenuto tutte le operazioni decise dal duo Mussari/Vigni, salvo tentare di prenderne le distanze fuori tempo massimo; successivamente ha avallato il blitz per portare Profumo alla guida della banca, salvo rendersi conto solo ora che quell’operazione ha reciso definitivamente il legame tra Siena e la Banca. Se ora arrivasse anche l’avallo al colpo di spugna, saremmo di fronte ad un tradimento totale del nostro popolo”.
E’ quanto chiede il candidato a segretario provinciale del Pd di Siena, Riccardo Burresi, in una lettera inviata al segretario nazionale del Pd, Guglielmo Epifani.
“Qualora il Pd permettesse l’approvazione di un provvedimento del genere – spiega Burresi nella lettera – ovvero di un colpo di spugna non soltanto per Silvio Berlusconi, ma anche per i vertici passati e presenti di Banca Mps, verrebbe assestato un colpo definitivo alla credibilità morale del nostro partito non solo a Siena”.
“Il vecchio apparato del partito – aggiunge Burresi – che oggi sostiene Niccolò Guicciardini per la prosecuzione del suo incarico, prima ha sostenuto tutte le operazioni decise dal duo Mussari/Vigni, salvo tentare di prenderne le distanze fuori tempo massimo; successivamente ha avallato il blitz per portare Profumo alla guida della banca, salvo rendersi conto solo ora che quell’operazione ha reciso definitivamente il legame tra Siena e la Banca. Se ora arrivasse anche l’avallo al colpo di spugna, saremmo di fronte ad un tradimento totale del nostro popolo”.