di Viola Caon
SIENA. Un fatto insolito per la comunità e certamente indice di una significativa evoluzione del suo tessuto sociale è stato denunciato oggi da una conferenza stampa tenuta dal Coordinamento Antifascista Senese. Dalle pagine web dell’associazione Casapound Siena, realtà neonata sulla scia del cosiddetto “centro sociale di destra” Casapound Italia con sede a Roma, il Coordinamento Antifascista è venuto a conoscenza dell’organizzazione a Siena per questo sabato di un concerto di alcuni gruppi musicali dichiaratamente fascisti, provenienti da diverse realtà italiane (Roma, Viterbo, Lucca, Trento). Preoccupati dai possibili esiti e dai significati politici e sociali che tale iniziativa potrebbe avere – secondo il loro parere – sulla città, i rappresentanti dell’AntifaSiena hanno deciso di riferire la notizia alle autorità.
“Ognuno è libero di ascoltare la musica che vuole – dice uno dei portavoce del Coordinamento – e il nostro intento non è quello di limitare a priori l’espressione di chi la pensa diversamente da noi. Ma esiste, secondo noi, un limite che non può essere ignorato. Il problema sta nei valori di riferimento di questa gente”.
Come risulta da un dossier sui gruppi musicali coinvolti nell’iniziativa preparato dai ragazzi del Coordinamento per conoscenza alla cittadinanza, infatti, ognuno di essi propone un tipo di musica detta “hatecore”, frangia di estrema destra del più noto genere “hardcore”. Inoltre, Casapound si dichiara associazione “non di destra, ma fascista”
“Il problema – continua – è innanzitutto ideologico. Dichiararsi fascisti e portare avanti programmaticamente un’apologia nostalgica del regime, è anticostituzionale e incivile. Queste persone si propongono come forza inserita nel tessuto sociale e mirano a ritagliarsi uno spazio nell’agone politico del paese e Siena, città con una forte tradizione partigiana e antifascista, non può permettere che certe ideologie attecchiscano sul proprio territorio.”
Oltre alla questione ideologica, i ragazzi del Coordinamento Antifascista si fanno portavoce di una preoccupazione ben più pragmatica e imminente riguardante la sicurezza: “Nella locandina del concerto è offerta ai partecipanti la possibilità di dormire in città. Chiaramente, non possiamo stimare l’affluenza, ma viste le realtà coinvolte – Roma è una particolarmente forte -, ci aspettiamo che sia discreta. Immaginate le degenerazioni a cui si può andare incontro avendo gruppi di naziskin in clima pre-concerto – quindi, probabilmente ubriachi – che girano in gruppo per la città”.
La preoccupazione è giustificata da precedenti disordini verificatisi in occasioni di eventi simili in altre città italiane. Inoltre, ad allarmare particolarmente è la natura del concerto: il luogo dove si terrà non è esplicitato e viene indicato soltanto un punto d’incontro, dove radunarsi alla maniera di un rave e raggiungere tutti insieme il posto prescelto.
Dopo aver fatto presente le proprie contrarietà, il Coordinamento Antifascista ha richiesto dei provvedimenti da parte dell’amministrazione comunale, affinché impedisca lo svolgersi dell’evento.
Presente in sala per aderire in pieno alla richiesta, Fiorino Iantorno, consigliere comunale di Rifondazione Comunista, il quale ha garantito la presentazione, nella seduta di domani, di un’interrogazione orale urgente sull’accaduto “per capire se questo gruppo è stato o meno autorizzato e, se sì, da chi".
La questione “sicurezza” è stata sottolineata con forza anche dal consigliere comunale, che riferendosi alle contestazioni avvenute nel giorno di Governincontra ha detto: “Non vedo perché, se alcuni ragazzi lanciano per protesta delle banane. vengono identificati e portati in Questura, chi inneggia al fascismo, istiga all’odio razziale e assume atteggiamenti anticostituzionali debba essere lasciato libero di scorrazzare per la città”.
L’appello lanciato dagli Antifascisti sarà portato fin nelle sale della Provincia, ha garantito Alessandro Cannamela, rappresentante di Sinistra e Libertà, che condivide la preoccupazione del dilagare anche sul territorio senese di determinate ideologie.
“Quanti saranno i partecipanti e quale sia il peso politico e sociale che l’iniziativa di Casapound avrà a Siena questo sabato, non è chiaramente prevedibile. Resta il fatto che una risposta culturale decisa e netta debba levarsi da parte dell’amministrazione comunale e della cittadinanza tutta in difesa di valori universali come il rispetto della Costituzione, della legalità e della diversità politica e etnica”, concludono i portavoce del Coordinamento Antifascista.
Pochi minuti dopo la fine della conferenza stampa, è apparsa la risposta sul sito di Casapound Siena, nel quale i suoi rappresentanti si definiscono “un’Associazione Culturale e di Promozione Sociale” che, a differenza secondo la loro versione dei membri degli Antifascisti, non ha nulla da nascondere davanti alla legge.
Per un’idea più approfondita di cosa significhi in concreto “Associazione Culturale”, un giro su Catenaccio, il sito di Casapound di Siena, o anche sul sito nazionale, può tornare utile e aiuta a dissipare eventuali dubbi sulla natura esclusivamente politica e partigiana della denuncia antifascista. Tutti improntati su una retorica post-futuristica e vetero-fascista, i siti in questione non esitano a sferrare feroci attacchi agli immigrati, alle donne, agli omosessuali, ai partigiani in favore dei veterani della Repubblica Sociale, in contrapposizione alla quale innegabilmente il nostro paese e la nostra Costituzione sono nati.
“Infine”, aggiungono i ragazzi antifascisti, “occorre ricordare che l’antifascismo dovrebbe essere una sensibilità comune e non una questione di destra o di sinistra.”
Mentre passeggiamo per le strade della città, sabato come tutti gli altri, forse dovremmo tornare a riflettere su questi temi.
SIENA. Un fatto insolito per la comunità e certamente indice di una significativa evoluzione del suo tessuto sociale è stato denunciato oggi da una conferenza stampa tenuta dal Coordinamento Antifascista Senese. Dalle pagine web dell’associazione Casapound Siena, realtà neonata sulla scia del cosiddetto “centro sociale di destra” Casapound Italia con sede a Roma, il Coordinamento Antifascista è venuto a conoscenza dell’organizzazione a Siena per questo sabato di un concerto di alcuni gruppi musicali dichiaratamente fascisti, provenienti da diverse realtà italiane (Roma, Viterbo, Lucca, Trento). Preoccupati dai possibili esiti e dai significati politici e sociali che tale iniziativa potrebbe avere – secondo il loro parere – sulla città, i rappresentanti dell’AntifaSiena hanno deciso di riferire la notizia alle autorità.
“Ognuno è libero di ascoltare la musica che vuole – dice uno dei portavoce del Coordinamento – e il nostro intento non è quello di limitare a priori l’espressione di chi la pensa diversamente da noi. Ma esiste, secondo noi, un limite che non può essere ignorato. Il problema sta nei valori di riferimento di questa gente”.
Come risulta da un dossier sui gruppi musicali coinvolti nell’iniziativa preparato dai ragazzi del Coordinamento per conoscenza alla cittadinanza, infatti, ognuno di essi propone un tipo di musica detta “hatecore”, frangia di estrema destra del più noto genere “hardcore”. Inoltre, Casapound si dichiara associazione “non di destra, ma fascista”
“Il problema – continua – è innanzitutto ideologico. Dichiararsi fascisti e portare avanti programmaticamente un’apologia nostalgica del regime, è anticostituzionale e incivile. Queste persone si propongono come forza inserita nel tessuto sociale e mirano a ritagliarsi uno spazio nell’agone politico del paese e Siena, città con una forte tradizione partigiana e antifascista, non può permettere che certe ideologie attecchiscano sul proprio territorio.”
Oltre alla questione ideologica, i ragazzi del Coordinamento Antifascista si fanno portavoce di una preoccupazione ben più pragmatica e imminente riguardante la sicurezza: “Nella locandina del concerto è offerta ai partecipanti la possibilità di dormire in città. Chiaramente, non possiamo stimare l’affluenza, ma viste le realtà coinvolte – Roma è una particolarmente forte -, ci aspettiamo che sia discreta. Immaginate le degenerazioni a cui si può andare incontro avendo gruppi di naziskin in clima pre-concerto – quindi, probabilmente ubriachi – che girano in gruppo per la città”.
La preoccupazione è giustificata da precedenti disordini verificatisi in occasioni di eventi simili in altre città italiane. Inoltre, ad allarmare particolarmente è la natura del concerto: il luogo dove si terrà non è esplicitato e viene indicato soltanto un punto d’incontro, dove radunarsi alla maniera di un rave e raggiungere tutti insieme il posto prescelto.
Dopo aver fatto presente le proprie contrarietà, il Coordinamento Antifascista ha richiesto dei provvedimenti da parte dell’amministrazione comunale, affinché impedisca lo svolgersi dell’evento.
Presente in sala per aderire in pieno alla richiesta, Fiorino Iantorno, consigliere comunale di Rifondazione Comunista, il quale ha garantito la presentazione, nella seduta di domani, di un’interrogazione orale urgente sull’accaduto “per capire se questo gruppo è stato o meno autorizzato e, se sì, da chi".
La questione “sicurezza” è stata sottolineata con forza anche dal consigliere comunale, che riferendosi alle contestazioni avvenute nel giorno di Governincontra ha detto: “Non vedo perché, se alcuni ragazzi lanciano per protesta delle banane. vengono identificati e portati in Questura, chi inneggia al fascismo, istiga all’odio razziale e assume atteggiamenti anticostituzionali debba essere lasciato libero di scorrazzare per la città”.
L’appello lanciato dagli Antifascisti sarà portato fin nelle sale della Provincia, ha garantito Alessandro Cannamela, rappresentante di Sinistra e Libertà, che condivide la preoccupazione del dilagare anche sul territorio senese di determinate ideologie.
“Quanti saranno i partecipanti e quale sia il peso politico e sociale che l’iniziativa di Casapound avrà a Siena questo sabato, non è chiaramente prevedibile. Resta il fatto che una risposta culturale decisa e netta debba levarsi da parte dell’amministrazione comunale e della cittadinanza tutta in difesa di valori universali come il rispetto della Costituzione, della legalità e della diversità politica e etnica”, concludono i portavoce del Coordinamento Antifascista.
Pochi minuti dopo la fine della conferenza stampa, è apparsa la risposta sul sito di Casapound Siena, nel quale i suoi rappresentanti si definiscono “un’Associazione Culturale e di Promozione Sociale” che, a differenza secondo la loro versione dei membri degli Antifascisti, non ha nulla da nascondere davanti alla legge.
Per un’idea più approfondita di cosa significhi in concreto “Associazione Culturale”, un giro su Catenaccio, il sito di Casapound di Siena, o anche sul sito nazionale, può tornare utile e aiuta a dissipare eventuali dubbi sulla natura esclusivamente politica e partigiana della denuncia antifascista. Tutti improntati su una retorica post-futuristica e vetero-fascista, i siti in questione non esitano a sferrare feroci attacchi agli immigrati, alle donne, agli omosessuali, ai partigiani in favore dei veterani della Repubblica Sociale, in contrapposizione alla quale innegabilmente il nostro paese e la nostra Costituzione sono nati.
“Infine”, aggiungono i ragazzi antifascisti, “occorre ricordare che l’antifascismo dovrebbe essere una sensibilità comune e non una questione di destra o di sinistra.”
Mentre passeggiamo per le strade della città, sabato come tutti gli altri, forse dovremmo tornare a riflettere su questi temi.
