“Lo straordinario successo dell’iniziativa – precisa il sindaco di Monteriggioni, Bruno Valentini – ha avuto anche risvolti problematici legati al grande afflusso di persone interessate. Tant’è che stiamo predisponendo un regolamento per un uso più corretto della Casa dell’Acqua allo scopo di disciplinarne meglio. Inoltre è stato già approvato il progetto per la seconda Casa dell’Acqua che verrà installata alla Tognazza, vicino al nuovo Bancomat della Banca Monte dei Paschi, non appena il Patto di Stabilità ci consentirà di utilizzare le risorse che già abbiamo, immobilizzate sui conti della Tesoreria”.
Non tutti quelli che si riforniscono alla cannelle della Casa dell’Acqua di Castellina Scalo bevevano solo bottiglie di acqua minerale, ma una larga parte certamente sì e per queste famiglie il risparmio finanziario è stato notevole. Anche molti di coloro che bevevano l’acqua dell’acquedotto, si sono convertiti all’acqua della Casina celeste per non avvertire il sapore di cloro che è necessario introdurre a scopo igienico-sanitario, grazie al sistema avanzato di filtraggio.
“Vogliamo proseguire nella strada di limitare l’utilizzo dell’acqua minerale in bottiglia che è in contraddizione con la politica del contenimento dei rifiuti oltre a pesare sui bilanci familiari. Abbiamo anche in animo di stabilizzare il costo dell’acqua gasata a 10 centesimi al litro – precisa il sindaco incredulo dopo la diffusione della notizia che il prezzo sarebbe aumentato a 50 centesimi -così da recuperare in un certo lasso di tempo il costo dell’investimento pubblico”.
Per informare correttamente i cittadini, da qualche mese è possibile leggere il dettaglio delle analisi fatte dall’Acquedotto del Fiora e dalla ASL, ed in questo modo saranno possibili anche indicazioni per eventuali regimi alimentari particolari (ad es. per la quantità di sodio, ecc.).
“Questo è un caso esemplare di come un investimento di poche decine di migliaia di euro da parte del Comune possa produrre risparmi per le tasche dei cittadini di centinaia di migliaia di euro – conclude Valentini – senza considerare il risparmio nel costo del riciclo della e nel traffico dei camion che trasportano le bottiglie”.