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SIENA.Nei giorni scorsi l’appello lanciato da Confcommercio Siena ha posto l’accento sulle conseguenze negative dell’aumento dell’Iva. Condivido le preoccupazioni espresse in quell’appello, la crisi che stiamo vivendo ha sfiancato sia famiglie che imprese e quest’ulteriore intervento rischia di proiettare il Paese all’interno di una spirale recessiva estremamente pericolosa, che potrebbe allontanare ulteriormente la ripresa. Carico fiscale insostenibile e crisi economica hanno un effetto estremamente negativo sui consumi. Ma riduzione dei consumi significa meno acquisti, meno lavori, meno viaggi, meno vacanze, meno cene fuori. Tutto questo, naturalmente, ricade su commercianti, ristoratori, albergatori, professionisti e sul tessuto vivo della nostra città.
In poche parole, significa contrarre l’economia, che per le imprese comporta la riduzione di vendite con il rischio di cassa integrazione, o addirittura chiusura, e per lo Stato mancate entrate di imposte e della stessa Iva. Siena non è più un’isola immune dalle drammatiche problematiche che la crisi economica impone e l’impatto di un ulteriore aumento dell’Iva avrà conseguenze pesanti anche sul nostro territorio, sia dal punto di vista economico che da quello della tenuta sociale.
In poche parole, significa contrarre l’economia, che per le imprese comporta la riduzione di vendite con il rischio di cassa integrazione, o addirittura chiusura, e per lo Stato mancate entrate di imposte e della stessa Iva. Siena non è più un’isola immune dalle drammatiche problematiche che la crisi economica impone e l’impatto di un ulteriore aumento dell’Iva avrà conseguenze pesanti anche sul nostro territorio, sia dal punto di vista economico che da quello della tenuta sociale.
Al modello dell’aumento del carico fiscale bisognerebbe contrapporre un nuovo modello, basato sulla diminuzione degli sprechi e, allo stesso tempo, su nuovi metodi di reperimento delle risorse. Partire, ad esempio, dalla riorganizzazione e dall’efficientamento della Pubblica Amministrazione, impostando un funzionamento che garantisca imparzialità e professionalità. Poi, ragionare anche su come estrarre valore dalle società partecipate e dalle attività dirette.
Mi auguro che il Governo si impegni ad individuare forme alternative all’aumento dell’Iva, poiché gli aumenti indiscriminati del carico fiscale hanno già causato recessione, diminuzione del tenore di vita e disagi sociali, accelerando la spirale negativa innescata dalla crisi economica.