PIANCASTAGNAIO. La richiesta, respinta dalla maggioranza, di istituzione di una commissione consiliare che potesse tener sotto controllo la situazione del Bilancio, non è stato il solo motivo di scontro nelle discussioni che si sono accese nell'ultimo consiglio comunale. Il gruppo di minoranza di Prospettiva Comune aveva infatti presentato anche una mozione contro l'"iniquo balzello" di 40 euro quale cauzione da corrispondere all'Acquedotto Del Fiora da parte di coloro che non hanno scelto la forma di pagamento della domiciliazione bancaria o postale per il servizio idrico. La mozione non è stata discussa perché la maggioranza ha presentato (il giorno stesso del consiglio!?) un'altra mozione non potuta leggere dai consiglieri di minoranza perché, ovviamente, non agli atti, fatto questo che ha contribuito a un degenerare di argomentazioni e a impedire una visione serena dei problemi.
La maggioranza ha così presentato una richiesta di rimando della discussione al prossimo consiglio e il sindaco ha assicurato le opposizioni su una sollecita riconvocazione del consiglio, per dibattere il problema entro il mese di ottobre. Visto che si va avanti anche a suon di procedure il gruppo di Prospettiva Comune sta presentando in questi giorni l'altra mozione sulla ripubblicizzazione dell'acqua in modo da aprire un dibattito più ampio e generale. Poiché, secondo il regolamento, la discussione della mozione deve avvenire entro un mese dalla sua presentazione, non è improbabile, e sarebbe in ogni caso auspicabile, che le due mozioni venissero discusse nella stessa seduta consiliare.
Nel frattempo si hanno notizie dagli altri comuni sulla discussione della mozione contro la cauzione di 40 euro, che possono essere così sintetizzate: a Castell'Azzara – come a Piancastagnaio – la discussione è stata rinviata ma per rendere possibile una mozione congiunta; a Pienza si è preso tempo per una possibile mozione congiunta, ancora da presentare; ad Arcidosso è stata approvata all'unanimità; a Santa Fiora è stata approvata con l'astensione della maggioranza e i voti favorevoli della minoranza; ad Abbadia San Salvatore, come abbiamo già ricordato in un nostro articolo, è stata respinta con i voti contrari della maggioranza: a Castiglione D'Orcia non è stata discussa. Si parla però di una richiesta dei sindaci del PD del versante grossetano dell'Amiata per un'assemblea dell'ATO6 per sospendere/togliere la cauzione e si sa comunque di un incontro a Grosseto per discutere di questa che viene chiamata giustamente la "Vertenza di Comunità".
Intanto non sembrano essere rimasti senza esito gli appelli rivolti dalle forze che presentano e sostengono la mozione ai cittadini di attivarsi, anche singolarmente: sempre più cittadini si dichiarano disposti a resistere anche in sede legale e giudiziaria nell'eventualità che l'Acquedotto Del Fiora addebiti nelle prossime bollette agli utenti il "balzello" di 40 euro, parte emergente del più gigantesco iceberg del notevole rincaro dei servizi idrici, dell'imposizione e della mancate restituzione della tassa di depurazione applicata anche nei comuni dove il servizio di depurazione non viene effettuato, delle promesse di un miglioramento generale del servizio con l'introduzione nella gestione dei privati, miglioramento che molti cittadini non riescono a vedere.
La maggioranza ha così presentato una richiesta di rimando della discussione al prossimo consiglio e il sindaco ha assicurato le opposizioni su una sollecita riconvocazione del consiglio, per dibattere il problema entro il mese di ottobre. Visto che si va avanti anche a suon di procedure il gruppo di Prospettiva Comune sta presentando in questi giorni l'altra mozione sulla ripubblicizzazione dell'acqua in modo da aprire un dibattito più ampio e generale. Poiché, secondo il regolamento, la discussione della mozione deve avvenire entro un mese dalla sua presentazione, non è improbabile, e sarebbe in ogni caso auspicabile, che le due mozioni venissero discusse nella stessa seduta consiliare.
Nel frattempo si hanno notizie dagli altri comuni sulla discussione della mozione contro la cauzione di 40 euro, che possono essere così sintetizzate: a Castell'Azzara – come a Piancastagnaio – la discussione è stata rinviata ma per rendere possibile una mozione congiunta; a Pienza si è preso tempo per una possibile mozione congiunta, ancora da presentare; ad Arcidosso è stata approvata all'unanimità; a Santa Fiora è stata approvata con l'astensione della maggioranza e i voti favorevoli della minoranza; ad Abbadia San Salvatore, come abbiamo già ricordato in un nostro articolo, è stata respinta con i voti contrari della maggioranza: a Castiglione D'Orcia non è stata discussa. Si parla però di una richiesta dei sindaci del PD del versante grossetano dell'Amiata per un'assemblea dell'ATO6 per sospendere/togliere la cauzione e si sa comunque di un incontro a Grosseto per discutere di questa che viene chiamata giustamente la "Vertenza di Comunità".
Intanto non sembrano essere rimasti senza esito gli appelli rivolti dalle forze che presentano e sostengono la mozione ai cittadini di attivarsi, anche singolarmente: sempre più cittadini si dichiarano disposti a resistere anche in sede legale e giudiziaria nell'eventualità che l'Acquedotto Del Fiora addebiti nelle prossime bollette agli utenti il "balzello" di 40 euro, parte emergente del più gigantesco iceberg del notevole rincaro dei servizi idrici, dell'imposizione e della mancate restituzione della tassa di depurazione applicata anche nei comuni dove il servizio di depurazione non viene effettuato, delle promesse di un miglioramento generale del servizio con l'introduzione nella gestione dei privati, miglioramento che molti cittadini non riescono a vedere.