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SIENA. La responsabile provinciale welfare e lavoro del Pd, Loriana Bettini, interviene a sostegno dei lavoratori e delle famiglie di Rcr.
"Le vicende della Rrc di Colle di Val d’Elsa continuano a destare forte preoccupazione soprattutto sul fronte occupazionale. Le assemblee dei lavoratori, dopo il ripristino del presidio dinanzi all'azienda per chiedere il rispetto degli accordi sindacali, denunciano una grande preoccupazione sia sul futuro dell'azienda che per le sorti di quei 180 in cassa integrazione straordinaria a zero ore per i quali ancora non è partita la rotazione. L'incerto futuro della Rrc grava di pesantissimi costi innanzitutto i lavoratori e le loro famiglie che stentano a vedere prospettive di ripresa e di ricollocamento. Tutti conosciamo bene come la crisi di Rcr sia stata sempre al centro dell’attenzione dei sindacati, delle forze politiche e delle istituzioni in considerazione sia della misura occupazionale coinvolta che dei rischi che ne sarebbero derivati al tessuto sociale ed economico di un'intera zona della nostra provincia. Tutto il territorio, attraverso le istituzioni, ha infatti lavorato sempre per creare le condizioni che aiutassero l'azienda a far fronte ai propri problemi, avendo come unico obiettivo quello della salvaguardia dei posti di lavoro e dell'indotto che gravita intorno al settore del cristallo. Tuttavia a nessuno può sfuggire che né le istituzioni né i sindacati possono sostituirsi all'azienda, ai suoi manager alla sua direzione che rimane questione privata.
E' in questo contesto, sempre più aggravato dalla crisi generale, che ci sentiamo di richiamare l'attenzione di tutti e di sollecitare l'assunzione di responsabilità da parte dei soggetti protagonisti del difficile percorso di rilancio aziendale. Noi crediamo che oggi la sola espressione di solidarietà ai lavoratori non sia più sufficiente. Chiediamo pertanto in primis all'azienda, vera protagonista di tutte le vicende che la riguardano di effettuare ogni sforzo, anche straordinario, affinché possa darsi attuazione all'accordo sindacale laddove è prevista la rotazione. Invitiamo poi tutte le istituzioni ad attivarsi per sostenere quel percorso condiviso di rilancio dell'azienda, contenendo al massimo i disagi sociali.
Il lavoro è il bene primario per ogni comunità è strumento di dignità e libertà. Così l'unità fra lavoratori è elemento essenziale e imprescindibile per costruire, insieme all’azienda, un nuovo percorso di rilanci che guarda al futuro. Pertanto fermo rimane il nostro impegno al fianco dei lavoratori e delle loro famiglie".
"Le vicende della Rrc di Colle di Val d’Elsa continuano a destare forte preoccupazione soprattutto sul fronte occupazionale. Le assemblee dei lavoratori, dopo il ripristino del presidio dinanzi all'azienda per chiedere il rispetto degli accordi sindacali, denunciano una grande preoccupazione sia sul futuro dell'azienda che per le sorti di quei 180 in cassa integrazione straordinaria a zero ore per i quali ancora non è partita la rotazione. L'incerto futuro della Rrc grava di pesantissimi costi innanzitutto i lavoratori e le loro famiglie che stentano a vedere prospettive di ripresa e di ricollocamento. Tutti conosciamo bene come la crisi di Rcr sia stata sempre al centro dell’attenzione dei sindacati, delle forze politiche e delle istituzioni in considerazione sia della misura occupazionale coinvolta che dei rischi che ne sarebbero derivati al tessuto sociale ed economico di un'intera zona della nostra provincia. Tutto il territorio, attraverso le istituzioni, ha infatti lavorato sempre per creare le condizioni che aiutassero l'azienda a far fronte ai propri problemi, avendo come unico obiettivo quello della salvaguardia dei posti di lavoro e dell'indotto che gravita intorno al settore del cristallo. Tuttavia a nessuno può sfuggire che né le istituzioni né i sindacati possono sostituirsi all'azienda, ai suoi manager alla sua direzione che rimane questione privata.
E' in questo contesto, sempre più aggravato dalla crisi generale, che ci sentiamo di richiamare l'attenzione di tutti e di sollecitare l'assunzione di responsabilità da parte dei soggetti protagonisti del difficile percorso di rilancio aziendale. Noi crediamo che oggi la sola espressione di solidarietà ai lavoratori non sia più sufficiente. Chiediamo pertanto in primis all'azienda, vera protagonista di tutte le vicende che la riguardano di effettuare ogni sforzo, anche straordinario, affinché possa darsi attuazione all'accordo sindacale laddove è prevista la rotazione. Invitiamo poi tutte le istituzioni ad attivarsi per sostenere quel percorso condiviso di rilancio dell'azienda, contenendo al massimo i disagi sociali.
Il lavoro è il bene primario per ogni comunità è strumento di dignità e libertà. Così l'unità fra lavoratori è elemento essenziale e imprescindibile per costruire, insieme all’azienda, un nuovo percorso di rilanci che guarda al futuro. Pertanto fermo rimane il nostro impegno al fianco dei lavoratori e delle loro famiglie".