CETONA. Dal 12 ottobre scorso l’orario di apertura dell’Ufficio Postale di Piazze è stato ridotto a quattro giorni settimanali. L’Ufficio è infatti attivo il lunedì, mercoledì, venerdì e sabato. Il provvedimento, adottato da Poste Italiane, limita un servizio indispensabile per un paese che già soffre di una perifericità in termini di collegamenti viari che, unità all’elevata età media della popolazione, rappresenta una peculiarià da tenere nella dovuta considerazione nel momento in cui si organizzano importanti servizi pubblici.
Mostra una forte preoccupazione il sindaco Fabio Di Meo, che ha richiesto con urgenza un incontro ai responsabili di Poste Italiane per discutere della questione.
"Noi chiediamo a Poste Italiane di prendere consapevolezza che, al di là delle considerazioni di carattere meramente economico-finanziarie, è necessario valutare le condizioni reali e contingenti delle comunità nei quali ricade il servizio. Per i cittadini di Piazze la riduzione dell’orario rappresenta oggettivamente un disagio e dunque un disservizio”.
Il problema è sorto nel mese di agosto quando, con una misura presentata come temporanea e giustificata da valutazioni legate alla stagionalità, il servizio postale fu ridotto all’attuale configurazione, salvo poi venire ripristinato nel mese di settembre. Ma dal 12 ottobre quella misura “temporanea” è stata generalizzata ed estesa a tutto il periodo dell’anno, lasciando dunque chiuso l’ufficio il martedì ed il giovedì. “
Ogni scelta che allontana un servizio pubblico dai cittadini, rendendone più difficile la fruizione, comporta sempre un prezzo da pagare per le comunità interessate – afferma il sindaco Di Meo – e noi riteniamo che non sia accettabile che Piazze, paese che per motivi geografici e infrastrutturali già paga pegno in termini di accesso ad alcuni servizi fondamentali, debba essere ulteriormente danneggiata. Credo che sia anche opportuno portare l’argomento in discussione nel prossimo Consiglio Comunale, proprio perchè si tratta di un tema che ha una rilevanza immediata nella qualità di vita dei nostri cittadini”.
Mostra una forte preoccupazione il sindaco Fabio Di Meo, che ha richiesto con urgenza un incontro ai responsabili di Poste Italiane per discutere della questione.
"Noi chiediamo a Poste Italiane di prendere consapevolezza che, al di là delle considerazioni di carattere meramente economico-finanziarie, è necessario valutare le condizioni reali e contingenti delle comunità nei quali ricade il servizio. Per i cittadini di Piazze la riduzione dell’orario rappresenta oggettivamente un disagio e dunque un disservizio”.
Il problema è sorto nel mese di agosto quando, con una misura presentata come temporanea e giustificata da valutazioni legate alla stagionalità, il servizio postale fu ridotto all’attuale configurazione, salvo poi venire ripristinato nel mese di settembre. Ma dal 12 ottobre quella misura “temporanea” è stata generalizzata ed estesa a tutto il periodo dell’anno, lasciando dunque chiuso l’ufficio il martedì ed il giovedì. “
Ogni scelta che allontana un servizio pubblico dai cittadini, rendendone più difficile la fruizione, comporta sempre un prezzo da pagare per le comunità interessate – afferma il sindaco Di Meo – e noi riteniamo che non sia accettabile che Piazze, paese che per motivi geografici e infrastrutturali già paga pegno in termini di accesso ad alcuni servizi fondamentali, debba essere ulteriormente danneggiata. Credo che sia anche opportuno portare l’argomento in discussione nel prossimo Consiglio Comunale, proprio perchè si tratta di un tema che ha una rilevanza immediata nella qualità di vita dei nostri cittadini”.