Tutto come sempre, con la differenza che gli ordini, oggi, arrivano da fuori Siena, commenta il Carroccio
SIENA. Vogliamo essere fuori dal coro circa la nomina del nuovo Presidente della Fondazione MPS e della Deputazione.
Rifuggiamo le spartizioni politiche, con la partitocrazia ed il “manuale Cencelli” per la spartizione di ruoli e poltrone che anche a questo giro ha trionfato (alla faccia del cambiamento predicato da Valentini!), ma è lecito domandarci se a Siena non c’era una persona nata e cresciuta in Città, che conoscesse bene le dinamiche cittadine e che potesse avere competenze uguali o maggiori a quelle dei quattro nominati.
Accogliere tutti quelli che vengono da fuori come se fossero “il Messia” non ha senso ed è un film venuto male e già visto negli ultimi anni.
In più, il fatto che la Mansi, come appare chiaro, risulti ben gradita agli attuali vertici della Banca, non è un caso. Ancora una volta “campo libero” alle volontà di Profumo e Viola, che tutto stanno facendo fuorché il bene della Città e delle sue Istituzioni.
Tutto come sempre, insomma, con la differenza che gli ordini oggi arrivano da fuori Siena e se ne infischiano di quello che i nostri concittadini pensano o di ciò di cui Siena ed i Senesi hanno bisogno. L’unica cosa certa è che il problema principale della nostra Città sarà quello di avere un Sindaco politicamente inadeguato a traghettare in acque sicure la nostra Siena, specialmente in un momento difficile come quello attuale.
Siamo comunque sicuri che alla Mansi i problemi non mancheranno, dalla Sansedoni alla Biotech, dai conti dei Comuni e della Provincia, ai futuri aumenti di capitale della Banca, ma soprattutto con la necessità di riprendere a svolgere il ruolo di quello che (per ora) è l’azionista di maggioranza della Banca, ruolo a cui la Fondazione ha troppo spesso abdicato, quando la Banca era guidata da Mussari e Profumo. Un cambiamento che, con la Mansi, difficilmente potrebbe essere raggiunto.
Lega Nord Toscana – Sezione comunale di Siena