Continua il braccio di ferro per la presidenza della Fondazione

SIENA. Il PD di Valentini e Ceccuzzi sta mettendo in scena uno spettacolo a dir poco indecente: quello riguardante il braccio di ferro in atto tra le varie anime del partito e che verte sulla nomina del Presidente della (fu) Fondazione MPS.
Crediamo che i Senesi, come giustamente ha fatto notare da qualche commentatore, si aspettino e si meritino altro, considerato come il Partito, tramite i propri uomini, ha ridotto la nostra Città e le sue Istituzioni. Basta con le vecchie logiche spartitorie e partitocratiche, basta con le lobby!
Crediamo che sia opportuno puntare su un Presidente “nato sulle lastre”, senza residenze fittizie prese all’ultimo tuffo (niente Pizzetti, insomma), che non abbia legame alcuno con l’una o l’altra fazione interna al PD (niente renziani o ceccuzziani alla Piazzi), che non sia rappresentante del vecchio che ritorna (né Barni né Barzanti): una soluzione di rottura, che dimostri un vero cambiamento.
Ce la sentiamo di appoggiare personalmente l’idea della candidatura alla Presidenza della Fondazione, lanciata da Raffaele Ascheri, dell’Avvocato senese Luigi De Mossi, che ha tra l’altro curato una bozza di revisione dello Statuto che, a nostro giudizio, sarebbe stata la più opportuna. Come ha sottolineato Ascheri, con De Mossi “senesità” e “competenza” potrebbero finalmente coniugarsi.
In caso contrario tanto meglio che il Ministero provveda immediatamente a commissariare la Fondazione MPS, tenendo soprattutto conto delle ripercussioni che lo scontro tra le anime del PD senese e nazionale sta avendo sul titolo in Borsa.
Francesco Giusti – Maurizio Montigiani