Accusati il primo di ricettazione, il secondo di evasione fiscale
di Umberto De Santis
SIENA. Nuovo fronte di inchiesta nell’operazione TimeOut, quella che ha portato la Procura di Siena e la Guardia di Finanza ad indagare nei conti della Mens Sana Basket Spa e che, prima della dichiarazione di fallimento della società avvenuta il 4 luglio, aveva portato a quattro arresti, tra cui l’ex presidente biancoverde Ferdinando Minucci e a venticinque indagati.
Sfondando il muro della calma apparente (eppure Valentino Fanti, ex segretario del Cda del Monte dei Paschi era stato interrogato per tre ore la scorsa settimana), sono state eseguite cinque perquisizioni, che hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati dell’attuale C.T. azzurro Simone Pianigiani per evasione fiscale e del vicedirettore del gruppo Corriere e responsabile del Corriere di Siena Stefano Bisi per ricettazione. Ieri mattina . come riporta un quotidinao loacle – era stata effettuata la perquisizione delle abitazioni dei due con l’ordine firmato dal Pm Antonino Nastasi, oltre ad altri locali tra cui la redazione del quotidiano a Siena e la sede del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani a Roma di cui il Bisi è Gran Maestro. Ovunque sono stati sequestrati pc e documenti. La Massoneria pare abbia immediatamente collaborato ed è completamente fuori da questa vicenda. Pare che Bisi ogni mese o quasi ricevesse una busta con soldi (forse 5.000 euro) e dunque gli sia stato contestato il reato di ricettazione dalla società di basket. Inevitabili polemiche sulla connivenza di sport e stampa verranno fuori a ogni latitudine.
Per Simone Pianigiani si tratterebbe invece di evasione fiscale, perchè pare avesse percepito molti quattrini in nero, oltre allo stipendio regolarmente versatogli dalla Mens Sana Basket Spa. Secondo quanto appreso la somma complessiva ricevuta a nero dall’attuale ct della Nazionale sarebbe rilevante. “Si tratta comunque di responsabilita’ di natura personale che, al momento – assicura il colonnello Luca Albertario, comandante delle Fiamme Gialle di Siena -, non hanno niente a che vedere con l’ambiente del basket nazionale”.
Le indagini promettono ulteriori sviluppi, in quanto le perquisizioni, concluse nel tardo pomeriggio, porteranno alla lettura della grande mole di dati dei vari computer sequestrati da parte dei periti informatici.