Le lavoratrici e i lavoratori pubblici della Sanità sono i primi a denunciare la necessità di un cambiamento, scrivono le sigle
SIENA. Proseguono le iniziative della campagna #Pubblico6Tu. Questa mattina (10 ottobre) i sindacati hanno effettuato un volantinaggio davanti all’Azienda Ospedaliera Le Scotte per parlare con i cittadini del sistema sanitario nella nostra Provincia.
1,5 mln di euro in meno dalla Regione al nostro territorio che si aggiungono ai pesantissimi tagli degli ultimi 5 anni. Senza il sostegno della Fondazione MPS.
Una presa in carico del paziente e un’accessibilità dell’assistenza al cittadino, a partire dal più debole che chiede risposte certe.
Che cosa si è fatto finora a Siena? Diminuisce del 36% (con tagli alla spesa) il costo per posto letto per la pulizia e aumenta il costo di produzione del 5%, ben 415,612 euro l’anno (costa quanto il Cardarelli di Napoli). Che cosa si può ancora fare per eliminare sprechi e realizzare un reale utilizzo più efficiente e senza costi inutili?
Liste di attesa allungate, posti letto diminuiti, molti reparti accorpati o soppressi ma non si è costruita, come invece doveva essere fatto preventivamente, una rete territoriale in grado di dare assistenza 7 giorni su 7, almeno H16.
Quanto costa 1 posto letto? Perché ha costi differenti tra Pisa, Firenze e Siena? Perché può avere diversi costi tra la Asl7 e un ospedale territoriale o nella stessa Azienda Universitaria, se non appropriato è il suo uso? Che ruolo e responsabilità hanno i medici di base che prescrivono i trattamenti? Come possiamo intervenire? E’ possibile che la “salute” entri in casa? Che abbia costi contenuti, invece di lasciare sempre soli i pazienti, anche quelli cronici, costringendoli a recarsi al Pronto Soccorso?
Possiamo risparmiare sugli appalti? Gli acquisti si fanno su “area vasta”, si sono già abbattuti i costi, ma solo nella fase iniziale, perché ora le case produttrici “fanno cartello”, e allora che fare?
Per ogni euro speso in sanità c’è un euro e mezzo di indotto.
Il problema non sarà certo il costo del personale… che per una notte ‘prende’ meno di 10 euro! E il contratto nazionale è bloccato dal 2010, fino al 2017…
Le lavoratrici e i lavoratori pubblici della Sanità sono i primi a denunciare la necessità di un cambiamento per migliorare i servizi ed evitare ulteriori tagli al sistema sanitario.
Spendiamo meglio i nostri soldi! Facciamolo subito prima che finiscano e sia troppo tardi!
Questa mattina abbiamo ascoltato e ci siamo confrontati con la gente.
Alle ore 11,30 una delegazione porterà queste riflessioni ai Direttori Generali dell’Azienda Piero Tosi e Enrico Volpe dell’ASL 7, per un incontro pubblico, un vero e proprio “question time” per fare il punto sul sistema sanitario della nostra provincia. Vi aspettiamo quindi in Direzione Generale.
CGIL FP, CISL FP, UIL FPL e UIL PA Siena