L'amarezza di fronte a nomi che non appaiono lontani dalle solite logiche
SIENA. La situazione sembra complicarsi. Dopo la vicenda del 4% ci aspettavamo da Valentini, ma anche da Bezzini, un comportamento del tutto diverso per le nomine in Fondazione MPS. Non tanto per le nostre aspettative, ma per le roboanti dichiarazioni da loro fatte in merito a cambio di metodo e di persone, di attenzione ai requisiti e alle competenze piuttosto che alle amicizie e alle appartenenze.
Purtroppo le designazioni ci sembrano ancora una volta basate su questi ultimi poco accorti principi e francamente ci deludono molto.
Abbiamo notato che le candidature, o autocandidature, sono state l’occasione per mettersi in mostra da parte di tanti personaggi improponibili (con che faccia e umiltà non si capisce), contraddistinti da profili mediocri sia sotto il punto di vista professionale che, soprattutto, da quello civico.
Proprio per questo pensavamo che la scelta fosse in realtà piuttosto facile, andando a decidere tra i pochissimi personaggi con buone credenziali, non legati al passato e al perverso Sistema dei partiti, qualcuno anche attore di importanti battaglie civiche a favore della Comunità.
E così dopo l’amarezza delle nomine fatte da Università degli Studi, Università per Stranieri, Regione Toscana, Arcidiocesi, Camera di Commercio e altri soggetti nazionali (tutti Enti che riteniamo non vicini agli interessi dei cittadini, facenti parte del Sistema e in conflitto di interessi, e per questo inopportunamente confermati od inseriti come Enti designanti da inguardabili modifiche dello Statuto), che hanno scelto persone esterne al territorio o già compromesse con il passato, anche Comune e Provincia sembrano perseverare in errori già visti e perniciosi per la Città.
Vogliamo però sperare che la nostra analisi non sia del tutto esatta e quindi chiediamo a Valentini e Bezzini di illustrare alla Comunità le motivazioni di queste scelte, in apparenza del tutto contrastanti con i loro impegni, spiegando i motivi che hanno portato alla individuazione di queste persone, alcune con curricula insignificanti, sicuramente meno brillanti di altri o comunque non adeguati a questo ruolo, in un momento così delicato per la Fondazione MPS, che, per uscire da questa drammatica crisi, necessitava di figure di alta competenza e di profonda conoscenza della cultura del territorio.
Ci auguriamo però che Valentini e Bezzini ci sorprendano, avendo tenuto in serbo persone con questi profili per la Deputazione Amministratrice, per la Presidenza e per la Direzione Generale.
Associazione Pietra Serena