di Fabrizio Pinzuti
ABBADIA SAN SALVATORE. Qualche tempo fa, su queste stesse pagine, presentando i lavori di ristrutturazione di piazzale Michelangelo, dove si trova l'abbazia del Santissimo Salvatore officiata dai padri Cistercensi, avevamo espresso qualche dubbio sull'opportunità di collocare in quella sede il monumento che ricorda la visita di Pio II, attualmente sito in via Hamman. E' vero che il monumento giace lì negletto e abbandonato, quasi illeggibile per l'incuria e per il tempo che lentamente l'ha corroso, fra alcuni palazzi moderni che certo non gli fanno degna cornice, ma è anche vero che non sempre le testimonianze storiche, come quel monumento, possono essere spostate in contesti diversi da quelli in cui sono state originariamente pensate. Il particolare mi è rivenuto in mente perché qualche giorno fa ho ricevuto una nota in cui il professor Nicola Locuratolo lamenta lo stato di abbandono del monumento, che pure per lui rappresenta la testimonianza di "un percorso di spiritualità medievale".
"Ho cercato, afferma lo studioso dopo aver visitato la chiesa della Madonna del Castagno e i suoi dintorni, informazioni presso i negozi circostanti, ma, oltre un senso di stupore nei confronti del mio interessamento per quell'insignificante monumento, non ho raccolto alcuna notizia. Tale risultato ha assunto per me una sfida: non è possibile che l'oblio si impadronisca così delle nostre cose, ed è partita così questa mia personale battaglia tesa a far riappropriare della nostra storia la stessa popolazione del rione di Via Hamman di Abbadia San Salvatore. Al Comune un solerte funzionario mi ha mostrato un faldone corposo e datato in cui è racchiusa la lunga pratica del restauro di questo monumento, ma anche del suo trasferimento in altra sede, più precisamente, sul piazzale dell'Abbazia (Delibera di Giunta n°134 del 17/08/2009)
ABBADIA SAN SALVATORE. Qualche tempo fa, su queste stesse pagine, presentando i lavori di ristrutturazione di piazzale Michelangelo, dove si trova l'abbazia del Santissimo Salvatore officiata dai padri Cistercensi, avevamo espresso qualche dubbio sull'opportunità di collocare in quella sede il monumento che ricorda la visita di Pio II, attualmente sito in via Hamman. E' vero che il monumento giace lì negletto e abbandonato, quasi illeggibile per l'incuria e per il tempo che lentamente l'ha corroso, fra alcuni palazzi moderni che certo non gli fanno degna cornice, ma è anche vero che non sempre le testimonianze storiche, come quel monumento, possono essere spostate in contesti diversi da quelli in cui sono state originariamente pensate. Il particolare mi è rivenuto in mente perché qualche giorno fa ho ricevuto una nota in cui il professor Nicola Locuratolo lamenta lo stato di abbandono del monumento, che pure per lui rappresenta la testimonianza di "un percorso di spiritualità medievale".
"Ho cercato, afferma lo studioso dopo aver visitato la chiesa della Madonna del Castagno e i suoi dintorni, informazioni presso i negozi circostanti, ma, oltre un senso di stupore nei confronti del mio interessamento per quell'insignificante monumento, non ho raccolto alcuna notizia. Tale risultato ha assunto per me una sfida: non è possibile che l'oblio si impadronisca così delle nostre cose, ed è partita così questa mia personale battaglia tesa a far riappropriare della nostra storia la stessa popolazione del rione di Via Hamman di Abbadia San Salvatore. Al Comune un solerte funzionario mi ha mostrato un faldone corposo e datato in cui è racchiusa la lunga pratica del restauro di questo monumento, ma anche del suo trasferimento in altra sede, più precisamente, sul piazzale dell'Abbazia (Delibera di Giunta n°134 del 17/08/2009)