Per Matteo Arpe tre anni e sette mesi
PARMA. Il tribunale di Parma ha condannato Cesare Geronzi a una pena di cinque anni per le accuse di bancarotta fraudolenta e usura nell’ambito del processo sulla vendita alla Parmalat delle acque minerali Ciappazzi, uno dei filoni nati dal crac del gruppo agroalimentare. La procura di Parma aveva chiesto una condanna a sette anni. I giudici hanno condannato anche Matteo Arpe a una pena di tre anni e sette mesi per l’accusa di bancarotta. Per Arpe la procura aveva chiesto una condanna a due anni e sei mesi.