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CHIUSI. Alla scuola secondaria di primo grado di Chiusi è stata inaugurata un’infinita serie di laboratori tecnologici, che si aggiungono a un campo da calcetto e alla palestra, alle lavagne multimediali e, persino, a un orto didattico. Elementi che ne fanno una struttura tra le più moderne e funzionali, almeno per lo standard del nostro Paese. O, almeno, questa è la sensazione condivisa con orgoglio da insegnanti, genitori, amministratori comunali. Grazie alla Fondazione Monte dei Paschi è stato realizzato un laboratorio dotato di strumenti per lo studio delle lingue, indispensabile in una società globalizzata e complessa. Inoltre, l’impegno del Comune e la collaborazione dell’istituto comprensivo Graziano da Chiusi hanno permesso un ulteriore salto di qualità. Investimenti per 37 mila euro si sono tradotti in nuovi laboratori di giornalismo, scienze, tecnologia, multimedialità, arte, musica e teatro. In prospettiva c’è un museo della didattica, appena iniziato. Sono state allestite anche la biblioteca, la sala insegnanti e l’aula magna per le riunioni dei docenti. Da mettere in conto persino le lavagne multimediali, arrivate grazie a un progetto ministeriale. Si completa in questo modo un lavoro di ristrutturazione che ha riguardato tutte le scuole, con un investimento prossimo a 4 milioni di euro, in attuazione di una strategia del Comune. In particolare, la scuola media del centro, completamente rinnovata due anni fa, ora si avvale di queste nuove opportunità didattiche. I numerosi genitori presenti alla serata inaugurale hanno potuto constatare come tutti gli spazi interni ed esterni della scuola siano stati messi a norma, arredati e attrezzati con le più moderne tecnologie per permettere agli allievi di acquisire conoscenze ed abilità da trasformare in competenze da spendere nella vita. Nelle aule si notano strumenti musicali, microscopi, computer, videoproiettori. "È una scuola completamente rivista e rinnovata – osserva il dirigente scolastico Rita Albani – in grado di rispondere al meglio alle esigenze educative del nostro tempo, di permettere la trasformazione di conoscenze in competenze. Un cambiamento fortemente voluto sia dal Comune che dall’Istituto poiché entrambe le istituzioni condividono da sempre la stessa finalità: formare persone competenti, capaci di star bene con se stessi e con gli altri oltreché responsabili del bene comune" .