"Non si ripetano gli errori del passato e si contestualizzi il dibattito sul 4%"
In questo delicato percorso la Fondazione Mps avrà un altro ruolo fondamentale e auspicabile, come maggiore azionista, sia rispetto alla salvaguardia degli interessi di Siena che nel ricercare nuovi soci per Banca Mps. Soci che andranno ricercati tenendo ben presente il fine di garantire la stabilità e il legame storico con il territorio. Agli organi della Fondazione Mps, nella loro piena autonomia, spetta il difficile compito di prendere scelte importanti con un unico obiettivo: tutelare il proprio patrimonio affinché anche in futuro la Fondazione possa continuare a esercitare la sua mission istituzionale a servizio della comunità e possa continuare ad avere un ruolo di primo piano nella compagine azionaria della Banca.
Il futuro della Banca Mps e le sorti della Fondazione come azionista di maggioranza sono al centro del dibattito cittadino. Nei giorni scorsi l’approvazione del nuovo Statuto della Fondazione Mps ha dato segnali importanti di cambiamento sia sul fronte della riduzione dei costi, della trasparenza, del coinvolgimento di maggiori professionalità e competenze e dell’ammodernamento della governance, anche con la presenza di soggetti nazionali e internazionali. Credo che il lavoro fatto in tal senso dalla Fondazione sia stato importante. Voglio però ribadire che il nostro giudizio su molte azioni intraprese dalla Fondazione Mps in passato rimane critico e che avremmo ritenuto opportuno vedere l’approvazione del nuovo statuto dopo l’insediamento del Consiglio Comunale e del Sindaco.
Nel passato sono stati compiuti gravi errori che, combinati alla crisi globale, oggi ci pongono in una condizione che rende inevitabile sostenere duri sacrifici. Serve responsabilità davanti a scelte, come quella in discussione in questi giorni, che possono risultare dirimenti per il futuro della Banca. La Banca Mps ha l’obiettivo di tornare alla redditività, che è condizione per qualsiasi altro ragionamento. La Fondazione Mps, nella sua autonomia ed esercitando al meglio il suo ruolo di azionista, deve affrontare questa ulteriore dura prova con lo sguardo rivolto al futuro. Premesso che è indispensabile che si chiuda positivamente il confronto con le istituzioni europee in corso in questi giorni, la nostra preoccupazione è rivolta ai rischi di impatto sull’occupazione e sull’indotto generato dalla Banca Mps nel territorio senese. Un patrimonio di professionalità e di lavoro, a partire dai dipendenti, su cui non possono ricadere ulteriormente le difficoltà della crisi e della banca, che non può essere assolutamente disperso e che, anzi, può contribuire fortemente al rilancio della Banca.
Niccolò Guicciardini – Segretario provinciale Pd Siena