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Le aree individuate, per le quali può essere fatta domanda di assegnazione, sono alla Tognazza in via Ferrini, a Montarioso in via Giovanni XXIII, a Badesse nel giardino pubblico di via della Resistenza ed a Castellina Scalo nei giardini di via Di Vittorio.
Sono ammesse alla selezione tutte le aziende abilitate alla produzione e vendita di latte crudo autorizzate dalla Asl, in possesso di partita Iva per l’agricoltura, regolarmente iscritte nella Sezione Speciale del Registro delle Imprese, in regola con la vigente normativa igienico sanitaria in materia di produzione ed immissione sul mercato di latte.
L’azienda di produzione deve avere sede nell’ambito territoriale della Provincia di Siena o delle Provincie contermini.
I soggetti partecipanti devono essere “produttori agricoli”, con attività di allevamento e produzione latte vaccino crudo ed essere in regola con le norme igienico sanitarie disciplinanti la produzione di latte fresco di mungitura per la vendita diretta tramite distributore automatico ed avere ottenuto i titoli abilitativi per la relativa vendita. I soggetti partecipanti dovranno inoltre garantire che le macchine erogatrice saranno rifornite giornalmente del latte crudo e che il latte non erogato dalla macchina nella giornata stessa del riempimento sarà smaltito a norma di legge o sarà riportato nell’azienda di provenienza. Inoltre i bovini delle aziende medesime non devono essere affetti da malattie contagiose trasmissibili all’uomo attraverso il latte.
I distributori da installare dovranno essere a norma di legge, in particolare per quanto riguarda i requisiti igienico sanitari ed avere le caratteristiche tecniche previste dal Ministro della Salute. Il prodotto dovrà essere tenuto ad una temperatura non superiore ai 4° C, costantemente monitorato. In caso di superamento della temperatura di 4°, il distributore dovrà automaticamente porsi fuori servizio. Sul distributore verrà apposta una targa ben visibile al pubblico con la dicitura: prodotto da consumarsi solo dopo bollitura.
Le macchine dovranno riportare la data di scadenza del latte crudo che non può superare i tre giorni dalla data della messa a disposizione al consumatore. Presso ciascun erogatore di latte crudo dovranno essere esposte in modo ben visibile al consumatore le informazioni sulla denominazione di vendita (latte crudo non pastorizzato) ed i dati relativi all’azienda (provenienza, Comune, sede, codice aziendale, numero di autorizzazione sanitaria). Per ogni area pubblica occupata il concessionario sarà tenuto a pagare mille euro all'anno. I criteri di selezione delle aziende produttrici premieranno la minor distanza tra il luogo di produzione del latte e il punto di vendita, l'impegno a vendere il latte a prezzi inferiori a quelli relativi a prodotti similari in vendita negli esercizi commerciali della zona, la disponibilità per l’informazione dei consumatori e la formazione di studenti in merito al consumo del prodotto e al risparmio energetico ed ambientale ed infine la valutazione tecnica ed estetica dell’impianto.