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SIENA. Un incontro urgente con i sindacati e con i vertici dell’azienda Novartis per capire quali siano i motivi che hanno portato ad aprire una procedura di mobilità per ventiquattro lavoratori dell’area commerciale. E’ quello richiesto oggi, mercoledì 13 gennaio, in una lettera dal Partito democratico e dall’Unione comunale del Pd di Siena per conoscere il futuro dei dipendenti, coinvolti nella riorganizzazione dell’azienda farmaceutica.
“Nell’esprimere – afferma Loriana Bettini, responsabile provinciale welfare e lavoro del Pd – grande preoccupazione per la decisione di Novartis, vorrei manifestare la solidarietà mia e di tutto il Pd per i lavoratori verso i quali è stata aperta la procedura di mobilità. Abbiamo richiesto un incontro urgente ai sindacati e all’azienda per approfondire la situazione; capire cosa abbia portato ad una decisione così grave ed improvvisa e per cercare tutte le soluzioni necessarie a scongiurare la perdita di posti di lavoro”.
In queste ore i deputati del Pd, Franco Ceccuzzi e Susanna Cenni sono al lavoro per presentare un’interrogazione urgente ai Ministeri della salute e delle attività produttive, ribadendo la loro vicinanza ai lavoratori e la disponibilità a mettere in campo tutte le misure necessarie per la salvaguardia dei livelli occupazionali di un’azienda importante per il tessuto economico senese come Novartis.
Anche lo organizzazioni sindacali hanno emesso un comunicato, che riportiamo di seguito.
"Le OO.SS. e la RSU della Novartis V&D di Siena hanno preso amaramente atto della decisione da parte dell’Azienda di un’apertura – a partire da oggi (13/01/2010) – di una procedura di mobilità per 24 addetti: 20 ISF (informatori scientifici del farmaco) (su 27) e 4 lavoratori interni dell’area commerciale.
Secondo l’Azienda ciò si rende necessario per allineare l’organizzazione del settore commerciale alle nuove esigenze di mercato.
Le OO.SS. e la RSU ritengono invece che quanto deciso sia foriero di produrre effetti negativi sulle vendite e sul fatturato per i prossimi anni.
Riteniamo inaccettabile che un’Azienda di queste dimensioni – reduce da un successo come quello del vaccino pandemico – decida di effettuare un’azione così grave sul piano organizzativo ed occupazionale senza un confronto approfondito e preventivo con le maestranze.
Oltretutto ciò si rende anche più grave perché è con insistenza che negli ultimi tempi le OO.SS. e la RSU, fortemente preoccupati per il futuro dell’Azienda, stanno chiedendo fra l’altro parole chiare in merito agli assetti produttivi ed occupazionali.
E’ evidente che questo territorio rischia di essere succube delle decisioni di un’azienda multinazionale che pensa di essere in grado di determinare i destini lavorativi di migliaia di persone considerandole come esclusivo mezzo di produzione.
Noi pensiamo diversamente che le persone, le loro famiglie, la loro vita, siano elementi sufficienti perché di fronte ad un simile atteggiamento tutte le parti in causa a partire dagli stessi dirigenti che oggi ci informano di queste decisioni dovrebbero avere a cuore i destini delle persone ed il futuro sociale del territorio.
Le OO.SS. e la RSU contrasteranno fortemente questa decisione ed ogni altro atteggiamento che si rappresenti come decisione unilaterale in grado di destabilizzare gli assetti economici e produttivi di questa azienda e di questo territorio.
Di fronte ad un’azienda che con arroganza comunica pubblicamente e senza un confronto preventivo una scelta così grave e drammatica, facciamo appello a tutti i soggetti che possono intervenire su questa vicenda di sostenerci nella nostra battaglia.
La rete commerciale esterna ha già indetto per oggi uno sciopero per l’intera giornata lavorativa".
“Nell’esprimere – afferma Loriana Bettini, responsabile provinciale welfare e lavoro del Pd – grande preoccupazione per la decisione di Novartis, vorrei manifestare la solidarietà mia e di tutto il Pd per i lavoratori verso i quali è stata aperta la procedura di mobilità. Abbiamo richiesto un incontro urgente ai sindacati e all’azienda per approfondire la situazione; capire cosa abbia portato ad una decisione così grave ed improvvisa e per cercare tutte le soluzioni necessarie a scongiurare la perdita di posti di lavoro”.
In queste ore i deputati del Pd, Franco Ceccuzzi e Susanna Cenni sono al lavoro per presentare un’interrogazione urgente ai Ministeri della salute e delle attività produttive, ribadendo la loro vicinanza ai lavoratori e la disponibilità a mettere in campo tutte le misure necessarie per la salvaguardia dei livelli occupazionali di un’azienda importante per il tessuto economico senese come Novartis.
Anche lo organizzazioni sindacali hanno emesso un comunicato, che riportiamo di seguito.
"Le OO.SS. e la RSU della Novartis V&D di Siena hanno preso amaramente atto della decisione da parte dell’Azienda di un’apertura – a partire da oggi (13/01/2010) – di una procedura di mobilità per 24 addetti: 20 ISF (informatori scientifici del farmaco) (su 27) e 4 lavoratori interni dell’area commerciale.
Secondo l’Azienda ciò si rende necessario per allineare l’organizzazione del settore commerciale alle nuove esigenze di mercato.
Le OO.SS. e la RSU ritengono invece che quanto deciso sia foriero di produrre effetti negativi sulle vendite e sul fatturato per i prossimi anni.
Riteniamo inaccettabile che un’Azienda di queste dimensioni – reduce da un successo come quello del vaccino pandemico – decida di effettuare un’azione così grave sul piano organizzativo ed occupazionale senza un confronto approfondito e preventivo con le maestranze.
Oltretutto ciò si rende anche più grave perché è con insistenza che negli ultimi tempi le OO.SS. e la RSU, fortemente preoccupati per il futuro dell’Azienda, stanno chiedendo fra l’altro parole chiare in merito agli assetti produttivi ed occupazionali.
E’ evidente che questo territorio rischia di essere succube delle decisioni di un’azienda multinazionale che pensa di essere in grado di determinare i destini lavorativi di migliaia di persone considerandole come esclusivo mezzo di produzione.
Noi pensiamo diversamente che le persone, le loro famiglie, la loro vita, siano elementi sufficienti perché di fronte ad un simile atteggiamento tutte le parti in causa a partire dagli stessi dirigenti che oggi ci informano di queste decisioni dovrebbero avere a cuore i destini delle persone ed il futuro sociale del territorio.
Le OO.SS. e la RSU contrasteranno fortemente questa decisione ed ogni altro atteggiamento che si rappresenti come decisione unilaterale in grado di destabilizzare gli assetti economici e produttivi di questa azienda e di questo territorio.
Di fronte ad un’azienda che con arroganza comunica pubblicamente e senza un confronto preventivo una scelta così grave e drammatica, facciamo appello a tutti i soggetti che possono intervenire su questa vicenda di sostenerci nella nostra battaglia.
La rete commerciale esterna ha già indetto per oggi uno sciopero per l’intera giornata lavorativa".