L'onlus consegnerà al sindaco un dossier su Bonaventura da Siena

SIENA. Forse molti senesi non conoscono l’importanza del lavoro di Bonaventura da Siena, che visse intorno alla metà del XIII secolo, prestò la sua opera presso alcune corti europee e contribuì alla diffusione di testi di cultura araba e castigliana. La sua opera di traduttore e la sua figura vennero discusse durante l’iniziativa per il sostegno a Siena Capitale della Cultura, organizzata da Etica e Sviluppo lo scorso giugno. Il lavoro approfondito di un’associata ha permesso di aggiungere nuovi elementi di conoscenza del notaio Bonaventura, la sua attività di traduttore e il suo contributo alla diffusione di testi arabi nell’ambiente letterario del Trecento, fra cui il Libro della Scala sulla vita di Maometto. Sono studi che contribuiscono a consolidare ulteriormente il ruolo di grande centro culturale europeo che era già la Siena medievale; un esempio di grande apertura nella circolazione delle idee che ci arriva dal nostro passato, in un momento in cui si avverte un grande bisogno di dialogo e integrazione fra culture diverse.
Siena oggi è un “osservato speciale”, anche come candidata a capitale europea della cultura; il lavoro di traduzione di Bonaventura da Siena può rappresentare un ulteriore tassello da valorizzare in vista di quella sfida: per questo, Etica e Sviluppo consegnerà al sindaco, nei prossimi giorni, un dossier sulla figura di questo antico traduttore. Ma si tratta anche di riscoprire una figura, sconosciuta alla maggior parte dei senesi, che forse merita un’adeguata riscoperta, indipendentemente dalla sfida per il 2019.
Associazione Etica & Sviluppo Onlus