SAN GIMIGNANO. Nessun aumento della tassazione dei cittadini, conferma della non introduzione dell’addizionale Irpef, riduzione delle spese per il personale, aumento delle risorse per il sociale e per le manutenzioni. Questi i punti cardine del Bilancio di previsione 2010 presentato dal Comune di San Gimignano.
"Si tratta di un documento che parte dalla situazione difficile causata dall’attuale crisi economica a livello globale che si riflette inevitabilmente anche sulla comunità sangimignanese – ha detto il sindacoGiacomo Bassi, sindaco di San Gimignano –. Uno scenario di forte incertezza economica e normativa al quale la nostra amministrazione ha voluto rispondere dando un segnale forte e di concretezza ai cittadini non aumentando le tasse, rafforzando gli stanziamenti per il sociale e inserendo risorse comunali per l’assegnazione di contributi in conto affitti. Un bilancio su cui incide enormemente quella profonda e sciagurata ingiustizia che si chiama “Patto di stabilità” che impedisce al nostro Comune di spendere le cospicue risorse accumulate in questi anni. L’ultimo decreto governativo, condiviso nella conferenza Stato-Città, suona ancora di più come una presa in giro: viene stilato un elenco di Comuni definiti virtuosi, tra i quali c’è anche il Comune di San Gimignano, che poi vengono premiati con l’allentamento di qualche briciola di Patto di stabilità. Una elemosina di appena 74.000 euro per il nostro Comune – conclude Bassi -, che ha circa 8 milioni fermi in banca che non può utilizzare e che mai come in questo momento di crisi sarebbero utili per il rilancio dell’economia. Una assoluta vergogna".
In considerazione dei limiti imposti dal Patto di Stabilità la capacità di spesa reale per investimenti del Comune di San Gimignano per il 2010 si riduce a 400-500 mila euro a euro a fronte di una previsione di entrate di 2milioni e 200mila euro. Nel dettaglio il documento punta su sociale, infrastrutture, urbanistica e viabilità per continuare a mantenere elevati gli standard qualitativi di un borgo a forte vocazione turistica. Così il prossimo anno i cittadini di San Gimignano potranno godere degli stessi servizi degli ultimi anni ma non vedranno aumentare tasse, imposte e tariffe di servizi pubblici amministrati dal Comune e non pagheranno l’addizionale Irpef. Tra le entrate figurano quelle legate al turismo (parcheggi, musei, check point bus turistici, sanzioni del Codice della Strada) e quelle legate alle concessioni edilizie. Da parte sua il Comune inserirà risorse proprie per l’assegnazione di contributi in conto affitti, ridurrà le spese per il personale e aumenterà le risorse per le manutenzioni. Sul fronte opere pubbliche l’amministrazione comunale mira a dare priorità a quelle realizzazioni che producono risparmi (impianto fotovoltaico nel cimitero comunale che sarà protagonista di un’ampia opera di riammodernamento e risistemazione) e risorse economiche (bagni pubblici), a quelle opere pubbliche assistite che necessitano di contributi esterni (il tetto della Loggia e del Teatro dei Leggieri); dare priorità a quei lavori non realizzati negli scorsi anni su cui non si è potuto intervenire (come i cimiteri) e prevedere un’opera pubblica in ogni frazione del territorio (marciapiede a CastelSangimignano in cofinanziamento con il Comune di Colle Val d’Elsa, parcheggi e spogliatoio calcio a Ulignano, parcheggio a Pancole, parcheggio a Badia a Elmi, sede del Consiglio di frazione a S. Lucia). In programma, poi, interventi di edilizia popolare e a canone concordato, potenziamento della viabilità, della raccolta differenziata con il porta a porta, valorizzazione e promozione del territorio attraverso i prodotti simbolo (come lo zafferano) e eventi culturali di forte richiamo turistico.
"Si tratta di un documento che parte dalla situazione difficile causata dall’attuale crisi economica a livello globale che si riflette inevitabilmente anche sulla comunità sangimignanese – ha detto il sindacoGiacomo Bassi, sindaco di San Gimignano –. Uno scenario di forte incertezza economica e normativa al quale la nostra amministrazione ha voluto rispondere dando un segnale forte e di concretezza ai cittadini non aumentando le tasse, rafforzando gli stanziamenti per il sociale e inserendo risorse comunali per l’assegnazione di contributi in conto affitti. Un bilancio su cui incide enormemente quella profonda e sciagurata ingiustizia che si chiama “Patto di stabilità” che impedisce al nostro Comune di spendere le cospicue risorse accumulate in questi anni. L’ultimo decreto governativo, condiviso nella conferenza Stato-Città, suona ancora di più come una presa in giro: viene stilato un elenco di Comuni definiti virtuosi, tra i quali c’è anche il Comune di San Gimignano, che poi vengono premiati con l’allentamento di qualche briciola di Patto di stabilità. Una elemosina di appena 74.000 euro per il nostro Comune – conclude Bassi -, che ha circa 8 milioni fermi in banca che non può utilizzare e che mai come in questo momento di crisi sarebbero utili per il rilancio dell’economia. Una assoluta vergogna".
In considerazione dei limiti imposti dal Patto di Stabilità la capacità di spesa reale per investimenti del Comune di San Gimignano per il 2010 si riduce a 400-500 mila euro a euro a fronte di una previsione di entrate di 2milioni e 200mila euro. Nel dettaglio il documento punta su sociale, infrastrutture, urbanistica e viabilità per continuare a mantenere elevati gli standard qualitativi di un borgo a forte vocazione turistica. Così il prossimo anno i cittadini di San Gimignano potranno godere degli stessi servizi degli ultimi anni ma non vedranno aumentare tasse, imposte e tariffe di servizi pubblici amministrati dal Comune e non pagheranno l’addizionale Irpef. Tra le entrate figurano quelle legate al turismo (parcheggi, musei, check point bus turistici, sanzioni del Codice della Strada) e quelle legate alle concessioni edilizie. Da parte sua il Comune inserirà risorse proprie per l’assegnazione di contributi in conto affitti, ridurrà le spese per il personale e aumenterà le risorse per le manutenzioni. Sul fronte opere pubbliche l’amministrazione comunale mira a dare priorità a quelle realizzazioni che producono risparmi (impianto fotovoltaico nel cimitero comunale che sarà protagonista di un’ampia opera di riammodernamento e risistemazione) e risorse economiche (bagni pubblici), a quelle opere pubbliche assistite che necessitano di contributi esterni (il tetto della Loggia e del Teatro dei Leggieri); dare priorità a quei lavori non realizzati negli scorsi anni su cui non si è potuto intervenire (come i cimiteri) e prevedere un’opera pubblica in ogni frazione del territorio (marciapiede a CastelSangimignano in cofinanziamento con il Comune di Colle Val d’Elsa, parcheggi e spogliatoio calcio a Ulignano, parcheggio a Pancole, parcheggio a Badia a Elmi, sede del Consiglio di frazione a S. Lucia). In programma, poi, interventi di edilizia popolare e a canone concordato, potenziamento della viabilità, della raccolta differenziata con il porta a porta, valorizzazione e promozione del territorio attraverso i prodotti simbolo (come lo zafferano) e eventi culturali di forte richiamo turistico.