In concreto ha vinto la logica della contrapposizione frontale e del "tanto peggio, tanto meglio"
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SIENA. All’indomani della vittoria di Bruno Valentini alle primarie del PD, l’Italia dei Valori, che si era precedentemente pronunciata sull’esigenza di una loro stretta collaborazione, rivolse un appello motivato e non formale a lui e a Laura Vigni perché unissero il loro impegno riformatore e di radicale cambiamento al fine di chiudere “la porta alle infiltrazioni di tutti i gruppi dirigenti di potere e di clientela, a qualsiasi forza politica appartengano o a qualsivoglia lobbie, famiglia o parrocchi in quanto direttamente responsabili del disastro subito dalla nostra comunità”.
Laura Vigni e i suoi sostenitori hanno respinto la nostra richiesta sul presupposto dichiarato di poter vincere da soli e con la sbandierata convinzione che tutto indistintamente il PD senese sia assolutamente irrecuperabile a qualsiasi prospettiva democratica. In tal modo ha prevalso una posizione astratta, ideologica e doppiamente erronea: da un lato la sinistra democratica senese sarà presente in consiglio con la marginale presenza del solo candidato sindaco e, dall’altro, si è rinunciato in partenza a porre ogni possibile argine proprio alla presenza dei gruppi di potere, delle lobbies, delle famiglie che sbandierano falsi endorsement e che hanno organizzato forti infiltrazioni contrapposte. In concreto ha vinto la logica della contrapposizione frontale e del “tanto peggio, tanto meglio”.
Spetta ora agli elettori il compito di evitare che il ballottaggio di domenica prossima si traduca nella vittoria del cartello elettorale di centrodestra più sgangherato d’Italia, secondo la felice espressione di Bruno Valentini.
Laura Vigni e i suoi sostenitori hanno respinto la nostra richiesta sul presupposto dichiarato di poter vincere da soli e con la sbandierata convinzione che tutto indistintamente il PD senese sia assolutamente irrecuperabile a qualsiasi prospettiva democratica. In tal modo ha prevalso una posizione astratta, ideologica e doppiamente erronea: da un lato la sinistra democratica senese sarà presente in consiglio con la marginale presenza del solo candidato sindaco e, dall’altro, si è rinunciato in partenza a porre ogni possibile argine proprio alla presenza dei gruppi di potere, delle lobbies, delle famiglie che sbandierano falsi endorsement e che hanno organizzato forti infiltrazioni contrapposte. In concreto ha vinto la logica della contrapposizione frontale e del “tanto peggio, tanto meglio”.
Spetta ora agli elettori il compito di evitare che il ballottaggio di domenica prossima si traduca nella vittoria del cartello elettorale di centrodestra più sgangherato d’Italia, secondo la felice espressione di Bruno Valentini.
L’Italia dei Valori senese ne ha apprezzato l’impegno e il programma ed invita tutti gli elettori a sostenerlo con il loro voto favorevole.
Italia dei Valori Siena