Il gruppo consiliare del Partito Democratico risponde all'ennesimo attacco che Liberamente ha sferrato al Sindaco, al Presidente del Consiglio e al Consiglio Comunale stesso.
“L’accusa – dice il gruppo consiliare del Pd – di assenza di legalità in Consiglio Comunale, è un’offesa nei confronti di tutti. Anzi crediamo che si stia soprattutto offendendo la nostra intelligenza. Berni parla di chiusura preconcetta e di mancanza di dialogo facendosi paladino della collaborazione, quando è invece il primo ad avere atteggiamenti di grande ostruzione nei confronti dei lavori del Consiglio, e questo ne è l’ennesima prova. La seduta con all’ordine del giorno tutte le mozioni interrogazioni che ha presentato, è convocata per il 9 dicembre, la prossima settimana, e questo è un chiaro segno del fatto che nessuno abbia preso sottogamba i problemi dei nostri cittadini e che, soprattutto, nessuno si stia nascondendo per non dare risposte chiare in merito”.
“La verità – prosegue il gruppo del Pd – è che forse il consigliere Berni non avrebbe voluto che il Consiglio riuscisse ad approvare un documento così importante come l’assestamento di Bilancio, che ha il termine perentorio del 30 novembre, così da bloccare le attività del Comune, senza pensare, forse, che la cosa sarebbe andata in primis a scapito di tutti i cittadini di Poggibonsi. In consiglio comunale del 30 novembre non c’è stato inoltre modo di far ragionare il consigliere Berni, dopo aver provato più di una volta, non solo noi ma anche i gruppi di opposizione, a richiamare il buon senso all’interno del consiglio, spiegandogli che quando si parla di “ripristino alla legalità” si parla di un mancato rispetto delle leggi, delle regole che il Berni imputa a noi, e che in realtà non è affatto avvenuto proprio perché il regolamento è stato seguito alla lettera”.
“Inoltre – dice il gruppo del PD – è veramente buffo che Berni contesti un’interpretazione che lui ritiene soggettiva e sostenga, nel contempo, che il Presidente Fabio Petri, vista la gran mole di interrogazioni, interpellanze e mozioni in concomitanza con l'assestamento di Bilancio, avrebbe dovuto scegliere quelle con carattere d'urgenza e rimandare le altre. E questo non sarebbe soggettivo, secondo Berni? Chi può decidere che cosa è urgente oppure no?”.
“L'atteggiamento – prosegue il PD – ormai è chiaro. Evidentemente la lista civica non ha capito proprio la sua funzione e il ruolo del Consiglio Comunale; questo era apparso evidente anche dal fatto che era stata l'unica forza politica a non condividere un ordine del giorno che univa il Consiglio contro le denunce anonime. Resta la delusione per un comportamento che offende tutti e che è assolutamente privo di senso, anzi di buon senso come qualcuno, e non è stato il nostro gruppo, ha dichiarato in Consiglio”.
“Vogliamo concludere – dichiara il gruppo consiliare del Partito Democratico – rispondendo a questo cruccio che Liberamente ha espresso di recente, sul fatto che noi non abbiamo un segretario. Noi abbiamo una segreteria, come loro del resto. Berni dopotutto si esprime sempre come gruppo consiliare e poi lamenta che quando scrive il Partito Democratico non si capisce chi parla. A noi sembra la stessa cosa ma forse una differenza c'è: l'ha capito, il consigliere Berni, che lui rappresenta istituzionalmente dei cittadini, oppure ha proprio perso il controllo e pensa di stare in Consiglio Comunale a titolo personale?”