Oltre mille studenti hanno visitato la mostra a Piancastagnaio

di Fabrizio Pinzuti
PIANCASTAGNAIO. Oltre mille studenti, provenienti da varie regioni d’Italia, hanno visitato nei giorni scorsi la mostra “Colori di un’Apocalisse / La Decomposizione dei Manifesti Pubblicitari” in corso presso la suggestiva Rocca Aldobrandesca di Piancastagnaio. Questo afflusso di giovani è coinciso con gli eventi finali della XIV edizione di Penne e Video Sconosciuti promossa da Osa Onlus e dal Comune di Piancastagnaio con la collaborazione di enti ed istituzioni del territorio. Grande l’interesse, da parte degli studenti, per le opere esposte, le cosiddette “lacer/azioni”. Diverse delegazioni scolastiche, dalle scuole primarie e fino alle scuole superiori, hanno avuto il piacere di essere accompagnate in visita personalmente da Roberto Alborghetti, che ha illustrato e raccontato aspetti, retroscena e realtà della sua incredibile ricerca artistica. La Scuola primaria di Piancastagnaio ha inoltre partecipato ad un vero e proprio laboratorio creativo.
E non è solo questione di affluenza, ma anche e soprattutto della capacità di avvicinare i ragazzi al linguaggio dell’espressione artistica. Una scelta rivoluzionaria e controcorrente è quella di privilegiare, da parte di un artista, il rapporto ed il dialogo con le nuove generazioni. Un tentativo, anche questo, di rompere gli schemi ed i tabù, che a volte condannano l’arte alla solita cerchia di addetti ai lavori. A Piancastagnaio, invece, oltre mille studenti si sono addentrati tra le sale della suggestiva Rocca duecentesca, toccando con mano – nel senso vero del termine – tele ed opere esposte. Anche questo è un modo inusuale ma convincente di conoscere e vivere il linguaggio artistico, da vicino, senza filtri e condizionamenti.
La mostra “Colori di un’Apocalisse / La Decomposizione dei Manifesti Pubblicitari” presenta una quarantina di opere (tele, litografie, collages e tre speciali sciarpe di seta in edizione limitata), con le quali Roberto Alborghetti racconta – con il linguaggio provocatorio ed affascinante delle sue “lacer/azioni”- una singolare ricerca che l’ha condotto ad esplorare il mondo incredibile dei residui e dei particolari della carta delle pubblicità lasciati sui muri, lungo le strade di varie città del mondo. E i ragazzi saliti alla Rocca Aldobrandesca sono davvero rimasti a bocca aperta di fronte alla novità di questa ricerca, in cui il colore e le forme, assolutamente casuali, sono la chiave per vivere emozioni e per sentirsi tutti “un po’ più vivi”.