L'annuncio alla presentazione del programma per i 110 anni della Fiom
Roma. (Adnkronos) “Sto pensando che voglio candidarmi a fare il direttore generale. Una candidatura con tutti i crismi, col mio curriculum. Visto che sento che Bersani e altri cominciano a pensare che vanno trovati amministratori competenti, credo che troverò il modo di avanzare la mia candidatura”. Lo ha detto Michele Santoro presentando la serata ‘Signori, entra il lavoro – tutti in piedi!’ che venerdì (17 giugno) celebrerà a Bologna i 110 anni della Fiom. “Quando sono costretto a sentire alla radio, ospite di ‘Un giorno da pecora’, l’ex direttore generale Masi dire che avrebbe voluto affrontarmi faccia a faccia, lui che quando ci è accaduto di dialogare in diretta non ha saputo mettere quattro parole in fila. Forse pensava di utilizzare le sue competenze di ex parà…. Ma quello che mi chiedo è come sia potuto diventare dg uno che non sapeva distinguere tra un televisore e un aspirapolvere…. Allora mi candido io”, ha aggiunto il giornalista.
“Se facessi il dg Rai farei subito il giro degli autori: andrei da Adriano Celentano per chiedergli un programma, andrei da Sabina Guzzanti, andrei a dire a Corrado Guzzanti che sono stufo di vederlo su Sky, andrei da Beppe Grillo per dirgli se non lascia perdere Cinquestelle e torna a fare uno di quei suoi bei programmi, andrei dalla Gabanelli a chiederle cosa le serve per andare in onda tutto l’anno”, ha proseguito Santoro. “Visto che Bersani ha parlato di criteri professionali per la scelta degli amministratori, io presenterei il mio curriculum, anche per invitare gli altri a fare lo stesso. Un’operazione di trasparenza”, ha spiegato il conduttore di ‘Annozero’. Santoro ha sottolineato come anche “i direttori di rete andrebbero scelti così, tra gente che sa fare tv: io farei così, come si faceva prima, con i Guglielmi, i Freccero, i Gori…”.
Non solo. Per Santoro “devono essere gli abbonati che pagano il canone ad esprimere la fiducia ai vertici Rai, al Cda. Periodicamente, magari ogni tre anni, potrebbero dire loro se gli amministratori hanno fatto bene o meno”.
Quanto alle proposte per un suo passaggio a La7 Michele Santoro dice che le sta ”valutando con grande attenzione”. Ma aggiunge: “Visto che necessariamente non possono essere proposte molto allettanti dal punto di visto economico, lo devono essere moltissimo dal punto di vista della libertà”.
Quindi, assicura, “noi lavoreremo comunque anche con mezzi nuovi. Il mio gruppo di lavoro sarebbe entusiasta di andare a La7. Io un po’ meno. E credo che anche grazie alla mia liquidazione Rai, potrei permettermi due anni da ‘pazzo’, a fare esperimenti diversi, e mettere insieme anche qualche stipendio per i miei principali collaboratori”. “So quanto è bravo Mentana e il lavoro che ha fatto in meno di un anno è eccezionale. E credo che se andassimo anche noi e magari anche Fazio provocheremmo l’itterizia ai nostri abbronzati competitor…”, ha aggiunto riferendosi a Mediaset.