"Aiutateci stiamo morendo"
ROMA. “Vi prego, aiutateci! Siamo italiani come voi e non abbiamo mai fatto male a nessuno, ma ora qui stiamo morendo. Il governo, il premier Berlusconi, il ministro Frattini, abbiano pieta’ di noi: siamo italiani, siamo persone innocenti, abbiamo i figli a casa e vogliamo rivederli”. E’ l’appello che il comandante Giuseppe Lubrano Lavadera, a capo dell’equipaggio della petroliera Savina Caylyn’ di Napoli, della compagnia armatrice D’Amato, sequestrata dai pirati lo scorso 8 febbraio al largo della Somalia, lancia raggiunto al telefono satellitare a bordo da ‘Repubblica’.