Molti dei responsabili individuati sono ancora al loro posto
di Red
SIENA. Violazioni e carenze gravi sono le motivazioni alla base delle ammende inflitte da Banca d’Italia a troppi esponenti dei Consigli di Amministrazione e della Direzione generale di banca Monte dei Paschi di Siena. Il provvedimento di palazzo Koch che era stato anticipato dalla stampa nel mese scorso (e dal Cittadinoonline.it il 4 aprile), è chiarissimo nell’attribuire tutti i guai dell’istituto di credito alla incapacità gestionale che ha partorito una serie di operazioni oltre il limite della legalità per nascondere i numerosi guai che andavano combinando coloro che sedevano ai vertici della banca. Il segno del cambiamento e il senso di indignazione della pubblica opinione imporrebbero che Alessandro Profumo agisca per la sostituzione di coloro che si sono semplicemente riciclati da un Cda a quello nuovo. E i nomi non mancano. 225.000,00 euro di multa sono toccati a Turiddo Campaini (che in proprio ha creato una minusvalenza di 400 milioni di euro a Unicoop Firenze), Lorenzo Gorgoni, Frederic Marie de Courtois (rappresentante Axa), che siedono nell’attuale CdA di Rocca Salimbeni assieme all’ex sindaco revisore Turchi Marco, sanzionato per lo stesso importo. Insieme a loro Paola Serpi (225.000), che speriamo oggi non faccia il sindaco revisore con gli stessi risultati del triennio precedente. Cosa deve succedere perché queste persone vengano allontanate dalla amministrazione della banca? Forse che arrivi una Fondazione nuova con un presidente nuovo prima che un repentino aumento del valore in Borsa permetta a Mancini di vendere azioni e sparire dal capitale sociale di MPS.
Archiviati i 516.440,00 euro cadauno per gli ex Mussari e Vigni che i fatti sembra li stiano raccontando ai magistrati, la scure di Banca d’Italia colpisce anche i dirigenti più vicini ai due. Gianluca Baldassarri (387.330,00 euro) è stato fatto fuori più di un anno fa da Fabrizio Viola. Ma Marco Massacesi (135.000) appena scaricato con l’incorporazione di MPS gestione Crediti si dice che sia presidente di MPS Belgique (anche se non c’è scritto sul sito in lingua francese della banca controllata al 100%). Antonio Marino (90.000) vice Direttore Generale, Menzi Giuseppe (45.000) vice Direttore Generale, Giancarlo Pompei (45.000) dirigente centrale area crediti, Angelo Barbarulo: gente ancora al loro posto con responsabilità morali che vanno ben al di sopra di quelle materiali. Tralasciamo gli ex componenti del Comitato Direttivo di MPS che sono fuori dalla banca e l’ex sindaco revisore Tommaso Di Tanno (anche per lui supermulta di 225.000 euro). Si comprende facilmente come il castello politico che gira intorno alla Rocca voglia mantenere le posizioni di privilegio dei suoi uomini. Castello che è alla base della nomina dello stesso Profumo a presidente del Monte nonostante il manager genovese si sforzi di proclamare l’allontanamento della politica dalle cose bancarie.