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di Fabrizio Pinzuti
ABBADIA SAN SALVATORE. Continua la polemica a distanza tra la maggioranza di centrosinistra e la lista civica sulla costituenda Società Della Salute, oggetto di una delibera del consiglio comunale del 14 dicembre scorso, approvata con il solo voto favorevole della maggioranza e il voto contrario della Lista Civica, del PRC e del PDL-Lega Nord. La Lista Civica era ritornata sull'argomento con un proprio comunicato con cui spiegava le motivazioni del voto contrario e le preoccupazioni espresse nella seduta. Qualche giorno fa il comunicato è stato oggetto delle critiche del PD che nella propria bacheca rimproverava alla Lista Civica di non avere "a cuore le sorti dell'ospedale, dei sacrifici e delle battaglie fatte per mantenerlo e potenziarlo" Ora la Lista Civica ribatte affermando che "chi ha letto il volantino e successivamente la risposta del PD, non fatica molto a comprendere come quanto affermato dallo stesso PD sia inappropriato non solo per i toni usati, ma perché "fuori tema" per il contenuto espresso. I casi sono due, prosegue la nota: o chi ha scritto non era presente al Consiglio Comunale e non si è informato o è in malafede. La nuova Società della Salute riguarda infatti i servizi territoriali e sociali e non l'organizzazione degli ospedali. Possibile che il PD non lo sappia e parli di difesa del presidio ospedaliero? La nostra richiesta di rinvio era dovuta al fatto che dovevamo approvare una Società con la partecipazione di un Comune, che invece ha deliberato, in maniera del tutto autonoma, circa un mese fa di uscire dal distretto sanitario dell'Amiata Val d'Orcia; che le percentuali di ripartizione delle spese per il funzionamento della nuova Società erano ripartite fra la Usl 7 e tutti i comuni partecipanti, compreso Pienza. Non era più giusto, quindi, rinviare l'approvazione dopo la decisione di Pienza, per ridefinire le percentuali di spesa fra i comuni veramente aderenti? Come si può trarre da questa nostra motivata richiesta l'affermazione che noi saremmo contro il nostro presidio ospedaliero? Quando non si hanno argomenti si usa spesso distorcere le verità. È un'accusa che spesso il PD fa al Governo Berlusconi, salvo poi utilizzarla a livello locale nei confronti delle opposizioni, che pongono problemi concreti sui quali bisognerebbe dare altrettante risposte di merito e non propagandistiche. E allora vi riproponiamo le domande, per vedere se questa volta capite di cosa si tratta e dei problemi che abbiamo posto sulla costituenda Società:
1. A cosa serve veramente la nuova Società? È necessario formarla "per organizzare meglio i servizi, programmare meglio gli interventi, evitare duplicazioni nella organizzazione sanitaria territoriale " o basterebbe far funzionare meglio le strutture e i servizi esistenti, dato che la nuova Società avrà dei costi per il suo funzionamento (nuovo presidente, comitato esecutivo, direttore, sindaci revisori, etc)?
2. Quanti saranno veramente i nuovi costi che dovranno essere sostenuti: nuovo direttore (articolo 12, comma 5° e 6° dello Statuto), con "contratto di diritto privato e trattamento economico previsto dalla normativa regionale", e quanto costeranno le "collaborazioni esterne a alto contenuto di professionalità, da disciplinare con apposito contratto (art. 17, comma 3 dello Statuto)? E il costo dei sindaci revisori? E i costi di gestione generale?
Noi non sapevamo che per "volere bene a Abbadia" fosse necessario approvare la costituzione di nuove società, nuovi direttori, nuovi presidenti e inevitabili ulteriori spese. Abbiamo una diversa concezione della Salute, del valore del Servizio Sanitario da garantire ai cittadini e di come si spendono i soldi dei contribuenti (meno manager e più assistenza!). Non condividiamo, infatti, decisioni che non coinvolgano i cittadini, sia nella corretta informazione sugli argomenti che il Consiglio Comunale è chiamato a deliberare, sia nella partecipazione alla formazione delle proposte".
ABBADIA SAN SALVATORE. Continua la polemica a distanza tra la maggioranza di centrosinistra e la lista civica sulla costituenda Società Della Salute, oggetto di una delibera del consiglio comunale del 14 dicembre scorso, approvata con il solo voto favorevole della maggioranza e il voto contrario della Lista Civica, del PRC e del PDL-Lega Nord. La Lista Civica era ritornata sull'argomento con un proprio comunicato con cui spiegava le motivazioni del voto contrario e le preoccupazioni espresse nella seduta. Qualche giorno fa il comunicato è stato oggetto delle critiche del PD che nella propria bacheca rimproverava alla Lista Civica di non avere "a cuore le sorti dell'ospedale, dei sacrifici e delle battaglie fatte per mantenerlo e potenziarlo" Ora la Lista Civica ribatte affermando che "chi ha letto il volantino e successivamente la risposta del PD, non fatica molto a comprendere come quanto affermato dallo stesso PD sia inappropriato non solo per i toni usati, ma perché "fuori tema" per il contenuto espresso. I casi sono due, prosegue la nota: o chi ha scritto non era presente al Consiglio Comunale e non si è informato o è in malafede. La nuova Società della Salute riguarda infatti i servizi territoriali e sociali e non l'organizzazione degli ospedali. Possibile che il PD non lo sappia e parli di difesa del presidio ospedaliero? La nostra richiesta di rinvio era dovuta al fatto che dovevamo approvare una Società con la partecipazione di un Comune, che invece ha deliberato, in maniera del tutto autonoma, circa un mese fa di uscire dal distretto sanitario dell'Amiata Val d'Orcia; che le percentuali di ripartizione delle spese per il funzionamento della nuova Società erano ripartite fra la Usl 7 e tutti i comuni partecipanti, compreso Pienza. Non era più giusto, quindi, rinviare l'approvazione dopo la decisione di Pienza, per ridefinire le percentuali di spesa fra i comuni veramente aderenti? Come si può trarre da questa nostra motivata richiesta l'affermazione che noi saremmo contro il nostro presidio ospedaliero? Quando non si hanno argomenti si usa spesso distorcere le verità. È un'accusa che spesso il PD fa al Governo Berlusconi, salvo poi utilizzarla a livello locale nei confronti delle opposizioni, che pongono problemi concreti sui quali bisognerebbe dare altrettante risposte di merito e non propagandistiche. E allora vi riproponiamo le domande, per vedere se questa volta capite di cosa si tratta e dei problemi che abbiamo posto sulla costituenda Società:
1. A cosa serve veramente la nuova Società? È necessario formarla "per organizzare meglio i servizi, programmare meglio gli interventi, evitare duplicazioni nella organizzazione sanitaria territoriale " o basterebbe far funzionare meglio le strutture e i servizi esistenti, dato che la nuova Società avrà dei costi per il suo funzionamento (nuovo presidente, comitato esecutivo, direttore, sindaci revisori, etc)?
2. Quanti saranno veramente i nuovi costi che dovranno essere sostenuti: nuovo direttore (articolo 12, comma 5° e 6° dello Statuto), con "contratto di diritto privato e trattamento economico previsto dalla normativa regionale", e quanto costeranno le "collaborazioni esterne a alto contenuto di professionalità, da disciplinare con apposito contratto (art. 17, comma 3 dello Statuto)? E il costo dei sindaci revisori? E i costi di gestione generale?
Noi non sapevamo che per "volere bene a Abbadia" fosse necessario approvare la costituzione di nuove società, nuovi direttori, nuovi presidenti e inevitabili ulteriori spese. Abbiamo una diversa concezione della Salute, del valore del Servizio Sanitario da garantire ai cittadini e di come si spendono i soldi dei contribuenti (meno manager e più assistenza!). Non condividiamo, infatti, decisioni che non coinvolgano i cittadini, sia nella corretta informazione sugli argomenti che il Consiglio Comunale è chiamato a deliberare, sia nella partecipazione alla formazione delle proposte".