Il candidato sindaco parla di "atteggiamento arrogante mutuato da Profumo"
SIENA. Invece di minacciare querele nei confronti di chi non ha condiviso la decisione della Fondazione MPS di procedere, contro tutto e contro (quasi) tutti, alle modifiche di statuto che con la scusa di ridurre l’influenza della politica danno più potere al “partito” che tutto pervade, il Rag. Mancini avrebbe fatto meglio a chiedere scusa alla comunità senese in quanto artefice o più probabilmente silente comprimario, ma non per questo meno responsabile, di scelte che hanno portato la prestigiosa Istituzione da lui presieduta a dilapidare quasi sei miliardi di euro di patrimonio.
Invece di assumere un atteggiamento arrogante mutuato da Profumo, aduso a intimidire come ha dimostrato nel corso delle assemblee degli azionisti e, si mormora, anche in occasione dei consigli di amministrazione, il Rag. Mancini avrebbe potuto spiegare ai cittadini com’è che sia accaduto che la Fondazione da lui diretta abbia erogato due miliardi di contributi in dieci anni depauperando il patrimonio della Banca MPS che nel frattempo non aveva conseguito utili (parola di Profumo).
Invece di fare la voce grossa nei confronti di chi ne contesta l’operato, il Rag. Mancini dovrebbe ricordare al presidente Profumo chi è il padrone della Banca MPS e rimandare al mittente le proposte di modifica dello statuto della Banca con l’abolizione del vincolo del 4%. Non si può mettere la Banca nelle mani di un solo uomo senza alcuna possibilità di interlocuzione: è già accaduto con Mussari ed è stato il disastro. Il nuovo sindaco si insedierà tra pochi giorni: a lui spetterà farsi ambasciatore e garante delle richieste della comunità senese nei confronti della Fondazione e della Banca. Fino ad allora nessuna decisione strategica può o deve essere presa.
Enrico Tucci candidato sindaco – Lista Cittadini di Siena