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Interventi ed iniziative per rilanciare la caccia al fagiano.
“Negli ultimi anni – si legge nel documento – siamo stati assorbiti troppo dai problemi creati da specie selvatiche in sovrannumero, soprattutto cinghiale e capriolo. Il rilancio di una specie come il fagiano, di primaria importanza per il mondo venatorio, è per noi fondamentale. Serve innanzitutto un monitoraggio della popolazione dei fagiani nel territorio e un’attenta analisi delle difficoltà che sta incontrando questa specie negli ultimi anni a questo proposito segnaliamo un interessante progetto attualmente allo studio da parte dell’Ambito territoriale di caccia 19. Dobbiamo potenziare da subito il sistema di controllo dei predatori, ed inoltre stiamo promuovendo un convegno per studiare ed approfondire le caratteristiche alimentari, territoriali e sanitarie del fagiano, utili al rilancio di questa specie”.
I danni causati da cinghiali e caprioli.
“L’aumento delle specie antagoniste alla piccola selvaggina – prosegue il documento – in particolare cinghiale e capriolo, è causa non solo di gravi danni agricoli, ma anche di ingenti danni faunistici, soprattutto nei periodi della riproduzione. L’azione di contenimento e mantenimento entro densità accettabili di queste specie soprattutto all’interno di strutture pubbliche di ripopolamento , quindi, è utile anche per un corretto equilibrio tra specie di fauna selvatica ed è soprattutto il fagiano che potrebbe beneficiarne. Anche per queste necessità di gestione faunistica oltre che per i frequenti incidenti stradali e le sollecitazioni continue da parte degli agricoltori danneggiati, non possiamo restare inermi di fronte a ricorsi al Tar e conseguenti sospensive, come accaduto in passato”.
Contro il bracconaggio più coordinamento con i volontari.
“Dobbiamo dare un segnale anche nel versante della tutela e del controllo delle nostre strutture di ripopolamento e cattura contro il bracconaggio – prosegue il documento – fenomeno purtroppo in aumento anche nel nostro territorio. Serve una nuova sinergia tra la Polizia provinciale e la vigilanza volontaria che le associazioni venatorie possono mettere in campo. A questo proposito la nuova convenzione siglata con l’Amministrazione provinciale va proprio nella direzione di valorizzare il contributo e la preparazione delle guardie volontarie”.
Altri interventi importanti per il territorio e la caccia.
“In generale è necessario uno sforzo per assicurare, nonostante il progressivo diminuire delle risorse economiche disponibili e quindi degli operatori, una serie di interventi importanti per il territorio , a cominciare dal controllo costante delle strutture. Diverse zone di ripopolamento e cattura e di rispetto venatorio presentano, negli ultimi anni, evidenti segni di stagnazione e criticità. Occorre infine promuovere ed incentivare azioni di salvaguardia della fauna come il recupero delle uova, l’utilizzo delle barre di involo durante gli sfalci, è indispensabile inoltre la collaborazione con gli agricoltori, dobbiamo ripartire con i miglioramenti ambientali il mantenimento o ripristino di siepi campestri, boschetti e cespugliati, che sono in continua diminuzione”.
I prossimi mesi vedranno sicuramente impegnata la nostra associazione in questo non facile ma entusiasmante progetto di rilancio, al quale vorremmo coinvolgere anche le altre associazioni venatorie ed agricole presenti nel nostro territorio.