Quel giorno l’imam Jabareen unitamente all’ingegnere responsabile dei lavori, al proprietario della ditta esecutrice e al capocantiere dovranno finalmente iniziare a fornire delle risposte alle accuse di aver palesemente violato la legislazione dello Stato nella realizzazione della nuova moschea.
Ora è giunto il momento che queste persone diano contezza delle loro azioni. Questa è la prima vera reale occasione, considerato che infatti, non vi è mai finora stata una parola da parte soprattutto di Jabareen alla comunità colligiana di fronte alla quale ha sempre espresso concetti di trasparenza, legalità, rispetto e correttezza. Ora è arrivata anche per lui e gli altri il momento di rendere conto di quanto è stato fatto all’interno della nuova moschea.
Il silenzio non basta più. Tutto è stato finora troppo sottaciuto.
Per troppo tempo hanno fatto finta di niente tutti, ma ora un giudice ci chiarisca; noi questo lo speriamo, sino a che punto sia stata violata la legge italiana.
C’è totale sfiducia da parte della lista civica e del comitato verso il modo con cui è stato portato avanti il cantiere sin dall’inizio. Chi è responsabile dei lavori e del progetto non ha, per lo meno dinanzi alla comunità di Colle, dato segno di aver rispettato la normativa di riferimento.
Ora finalmente, inizieremo ad avere qualche risposta e per questo sarà assolutamente indispensabile che i diretti interessati si facessero sentire e inizino a mostrare la loro faccia quantomeno a Colle val d’Elsa, che li aveva accettati, fiduciosi di loro e verso le loro azioni.
Forse ci siamo davvero sbagliati.
Il Presidente del Comitato
Avv. Letizia Franceschi
Il Capogruppo Lista Civica
Dott. Leonardo Fiore