Il candidato sindaco accetta la "sfida" di Italia Nostra

Tale inquinamento cementizio ha soddisfatto magari alcuni operatori del settore, ma non ha portato vantaggi per la città, dal momento che il costo delle abitazioni senesi, pur nell’ambito della generale depressione del settore, è rimasto tra i più elevati d’Italia e per i giovani la possibilità di acquistare o affittare un appartamento in città resta un miraggio. Il tutto mentre sempre più case di recente costruzione restano invendute o sfitte. Nel nostro programma proponiamo per il futuro il consumo di suolo zero. L’attività edilizia dovrà essere indirizzata esclusivamente verso ristrutturazioni e riqualificazione del patrimonio già esistente, pubblico e privato. Si potranno studiare al riguardo anche opportune agevolazioni, sia per i privati che vorranno procedere a tali opere, sia per le imprese. Si dovranno favorire i cambi di destinazione degli immobili, sburocratizzare le procedure ed allo stesso tempo aumentare e rendere più efficaci i controlli. Comunque, puntare su lavori di dimensione limitata favorirà certamente la ripresa dell’attività delle aziende edili locali.
Come puntualmente osserva Italia Nostra, la cementificazione non si è arrestata nemmeno di fronte al doveroso rispetto degli edifici d’arte e di pregio. Il caso “Palazzo Diavoli” è un esempio eclatante. Credo che sia stata gravissima la disinvoltura con la quale si è voluto assediare e soffocare con nuovo cemento un edificio cui è così significativamente legata la storia di Siena. Esso accoglieva pellegrini provenienti anche da Francia, Germania e Inghilterra e diretti a Roma. Un bel modo per legittimare la candidatura di Siena a capitale europea della cultura! Il tutto mentre il palazzo stesso e la chiesa attigua versano in condizioni di degrado evidente.
Il nuovo sindaco, sul piano giuridico, non avrà la possibilità di rimettere in discussione contratti già stipulati, e diritti già acquisiti, ma se quel sindaco sarò io mi impegno fin da ora ad aprire un tavolo con i soggetti interessati, primo fra tutti le Pie Disposizioni, quindi la Soprintendenza, per percorrere ogni possibilità esistente al fine di limitare l’impatto e i guasti di questa opera e volgerla, nei limiti del possibile, a fini di pubblica utilità. Certamente ogni energia andrà spesa per realizzare il camminamento tra Torre Fiorentinae Palazzo Diavoli per la quale opera esiste il progetto e la copertura finanziaria dovrebbe essere possibile trovarla.
Ma tutta Siena, nel suo patrimonio di cultura e nel patrimonio di verde urbano, dai giardini agli orti, che possiede, deve conoscere una nuova stagione di attenzione e di amorosa cura, anche attraverso la nuova piantumazione di alberi di specie autoctona. Conto sulla sensibilità di cittadini come quelli che compongono Italia Nostra, per potermi impegnare in tale senso.
Marco Falorni – Candidato sindaco di Impegno per Siena