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SIENA. Condivisione di intenti e piena attuazione di quanto già progettato, con i necessari correttivi, nel segno di una continuità che porti al raggiungimento della piena funzionalità dei servizi presenti nel territorio. È quanto emerso dall’incontro tra la Segreteria Confederale della CISL, rappresentata oltre che dal Segretario Generale Iose Coppi anche dalla Segretaria con delega alla sanità Roberta Leoncini e dal Segretario di categoria della FPCISL Giampaolo Bianchi, ed il Direttore Generale della Azienda USL7 di Siena Laura Benedetto.
La Cisl di Siena persegue così, nel rispetto del ruolo politico-sociale che le compete, il disegno di mantenere costanti rapporti collaborativi con i principali soggetti istituzionali del territorio, al fine di creare delle sinergie che possano offrire benefici e vantaggi ai cittadini della nostra provincia. E così, dopo l’incontro con la direzione amministrativa dell’Università di Siena ed i vertici dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, è stata la volta dell’azienda USL. Il segretario generale della Cisl, Iose Coppi, ha apprezzato la concretezza e la dinamicità della dottoressa Benedetto, portando all’attenzione del nuovo direttore generale argomenti importanti anche in ragione della grave situazione socio-economica che coinvolge il nostro territorio.
Coppi, in particolare, ha auspicato un monitoraggio costante sulla qualità del servizio erogato e sui tempi delle liste di attesa, ritenendo sia giunto il momento per dare seguito a quelle sinergie con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese che possano creare un modello di sanità efficiente che risponda energicamente ai bisogni della comunità. Coppi ha sottolineato anche l’importanza e l’urgenza di inserire le categorie protette, al momento mancanti in un numero significativo, all’interno dell’organigramma USL così come previsto dalla normativa vigente ed in linea con la grave situazione occupazionale. Inoltre si è fatto portavoce delle preoccupazioni che accompagnano le popolazioni dell’Amiata al riguardo del Presidio Ospedaliero di Abbadia San Salvatore affinché ci sia uno sforzo concreto per completare la parte strutturale con il nuovo pronto soccorso, il reparto dialisi e l’elisoccorso e per definire la parte organizzativa attraverso un governo clinico ben definito per intensità di cura, in modo da inserirsi al meglio nella rete ospedaliera.
La Cisl di Siena persegue così, nel rispetto del ruolo politico-sociale che le compete, il disegno di mantenere costanti rapporti collaborativi con i principali soggetti istituzionali del territorio, al fine di creare delle sinergie che possano offrire benefici e vantaggi ai cittadini della nostra provincia. E così, dopo l’incontro con la direzione amministrativa dell’Università di Siena ed i vertici dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, è stata la volta dell’azienda USL. Il segretario generale della Cisl, Iose Coppi, ha apprezzato la concretezza e la dinamicità della dottoressa Benedetto, portando all’attenzione del nuovo direttore generale argomenti importanti anche in ragione della grave situazione socio-economica che coinvolge il nostro territorio.
Coppi, in particolare, ha auspicato un monitoraggio costante sulla qualità del servizio erogato e sui tempi delle liste di attesa, ritenendo sia giunto il momento per dare seguito a quelle sinergie con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese che possano creare un modello di sanità efficiente che risponda energicamente ai bisogni della comunità. Coppi ha sottolineato anche l’importanza e l’urgenza di inserire le categorie protette, al momento mancanti in un numero significativo, all’interno dell’organigramma USL così come previsto dalla normativa vigente ed in linea con la grave situazione occupazionale. Inoltre si è fatto portavoce delle preoccupazioni che accompagnano le popolazioni dell’Amiata al riguardo del Presidio Ospedaliero di Abbadia San Salvatore affinché ci sia uno sforzo concreto per completare la parte strutturale con il nuovo pronto soccorso, il reparto dialisi e l’elisoccorso e per definire la parte organizzativa attraverso un governo clinico ben definito per intensità di cura, in modo da inserirsi al meglio nella rete ospedaliera.