"Paradossale addossare le colpe all'amministrazione provinciale"
“La gestione dei tre punti Iat – continua la nota – è stata affidata tramite selezione pubblica a una Ati di imprese che svolgerà attività di informazione, accoglienza e promo commercializzazione fino al 31 dicembre 2013. Un orizzonte breve e certamente insufficiente per una pianificazione di lungo periodo e una maggiore valorizzazione delle professionalità coinvolte, ma il solo possibile per garantire il servizio su tutti e tre i presidi, non disperdere il lavoro fatto e tutelare il più possibile tutti i dipendenti, con una specifica clausola di salvaguardia. Altre Province hanno fatto scelte diverse e ben più drastiche, mantenendo un solo Centro di informazione e accoglienza turistica per tutto il territorio”.
“Puntare il dito sull’amministrazione provinciale – continua la nota – è paradossale. E’ utile ribadire ancora una volta che le Province, dall’abolizione delle Apt, non possono più contare su risorse regionali per la gestione degli Uffici Iat; che l’orizzonte temporale di vita delle Province, ad oggi, si ferma al 31 dicembre e che al momento questo ente non è in grado di chiudere il bilancio 2013 per i tagli drammatici ai trasferimenti statali. Tagli che oggi mettono in difficoltà anche una Provincia virtuosa come la nostra, che ha chiuso il consuntivo con l’equilibrio contabile e il rispetto del patto di stabilità”.
“Comprendiamo le difficoltà delle dipendenti dei soggetti gestori degli Uffici, a Siena come a Chianciano Terme, per una condizione contrattuale peggiorativa, ma non accettiamo che venga messo in discussione l’impegno e la serietà con cui questa Provincia sta portando avanti la promozione delle Terre di Siena, con scarso sostegno dalla Regione Toscana e completa assenza del Comune capoluogo. Se oggi il servizio è garantito in quantità e qualità come nel passato lo si deve all’azione della Provincia, che ha messo in capo ogni sforzo possibile per assicurare nei tre punti Iat gli stessi orari di apertura 2012, e al sostegno dei Comuni di Chianciano Terme e Abbadia San Salvatore, per quanto riguarda i punti Iat situati nel loro territorio”.
“Vista l’incertezza istituzionale sulla sorte delle Province, sarà fondamentale che la nuova amministrazione e il futuro sindaco di Siena assumano un ruolo nuovo e ben più incisivo non solo in questa partita, ma in tutta la gestione della promozione turistica. La Provincia ha garantito il servizio fino al 31 dicembre, ci auguriamo che i candidati a sindaco, nei loro programmi, si preoccupino concretamente di come dare continuità al servizio dal 1 gennaio 2014. Oggi più che mai, all’assenza di risorse, dobbiamo rispondere con una maggiore e più efficace sinergia fra enti. Finché la Provincia avrà deleghe e risorse, continuerà a fare la sua parte come ha sempre fatto”.