SIENA. Da RSU D'ATENEO, CISAL, CISAPUNI, CISL-UNIVERSITA', FLC riceviamo e pubblichiamo.
"Le OO.SS. inviano agli organi di governo il documento dell'Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori dell'Università degli Studi di Siena riunita il giorno 5 febbraio 2010, adeguandolo ai fatti che hanno coinvolto il nostro Ateneo e le parti nelle ultime tre settimane. Vista la grave situazione economica e finanziaria del nostro Ateneo, del suo perpetuarsi e delle difficoltà che ogni giorno vivono le persone che ci lavorano, chiediamo a tutti gli organi politici di farsi garanti nel ristabilire un corretto e vero confronto con le OO.SS. di condivisione di ogni processo che si dovrà portare avanti per far uscire la nostra Università dalla profonda crisi, a partire da:
– partecipazione alla discussione e definizione del nuovo piano di risanamento e verifica di attuazione delle manovre ad esso collegate,
sicuramente per quel che attiene al personale tecnico amministrativo;
– rispetto delle prerogative del tavolo sindacale, evitando intromissioni nei processi da parte di soggetti non abilitati alla contrattazione. Il Senato Accademico eserciti le proprie funzioni istituzionali, che non comprendono le politiche sul personale;
– le commissioni nominate dal C.d.A. e dal Senato devono essere parte di un percorso che coinvolga le OO.SS. e ogni decisione degli organi politici
relative ai lavori delle suddette commissioni deve essere condiviso con le OO.SS., in rispetto delle norme vigenti;
– la mobilità esterna non può prescindere dalla mobilità interna, come dalla riorganizzazione dei servizi e dai reali costi/risparmi e vantaggi/svantaggi che ogni misura sul personale provocherà sull'intera gestione dei servizi e delle attività dell'Ateneo;
– un'analisi attenta delle realtà decentrate e delle sedi distaccate, con particolare attenzione al personale che ci lavora;
Ribadiamo inoltre la denuncia da parte dell'Assemblea e delle OO.SS. della reale inefficacia di alcuni interventi legati al piano di risanamento come il prepensionamento del personale docente, che va assolutamente sostenuto
e perseguito. Manifestiamo tutto il nostro sconcerto per la risposta del Governo, all'interrogazione dell'On.Franco Ceccuzzi in materia di norme sulla mobilità e sugli ammortizzatori sociali per le Università, che giudichiamo insoddisfacente e assolutamente preoccupante. L'aiuto del Governo con l'anticipo del FFO 2010, se da una parte ci ha consentito di pagare gli stipendi nei mesi di novembre e dicembre, dall'altra ci porta anticipatamente in sofferenza di liquidità, a partire dal mese di aprile 2010.
L'attuale piano di risanamento, dopo il mancato finanziamento della Banca Monte dei Paschi di Siena, per motivi evidentemente indipendenti dalla sua volontà, non ha reso gli effetti voluti e, aumentando il debito mese per mese (debito strutturale), sta vanificando i risparmi dovuti alla mancata proroga di contratti di lavoro per i tecnici amministrativi e dalla riduzione dei servizi legati alla cooperativa sociale "Solidarietà".
Considerato l'alto grado di difficoltà ambientale per mettere in atto quelle manovre tese a scongiurare l'ammanco di LIQUIDITA' previsto per il mese di giugno, chiediamo di coinvolgere, in modo più proficuo per tutti, i rappresentanti del personale, invece di persistere in atteggiamenti che creano tensioni nella comunità universitaria e soprattutto fra personale TA e docenti.
Mobilità volontaria esterna, mobilità interna e organizzazione del lavoro sono tematiche fondamentali, per il presente e il futuro delle nostre vite lavorative e pertanto le OO.SS. DEVONO esserne coinvolte fattivamente, accanto agli organi di governo che, fra l'altro, hanno a tutt'oggi dimostrato di essere largamente inadeguati a gestire la situazione.
Ricordiamo infine, che l'Amministrazione è inadempiente rispetto al Contratto Collettivo Integrativo per le Progressioni Economiche Orizzontali e che a tal proposito è già stata diffidata nel mese di gennaio e messa in mora in data 1/2/2010. Come già fatto nelle sedute di contrattazione ribadiamo anche oggi che se l'Amministrazione non in grado di dimostrare che il suddetto contratto è nullo o annullabile deve IMMEDIATAMENTE dar corso alla propria parte di adempimento.
Sulla base di tutto quanto precede le OO.SS. ribadiscono che ove non si desse seguito a queste legittime richieste proclameranno lo stato di agitazione nelle forme e secondo le procedure previste dalla legge".
"Le OO.SS. inviano agli organi di governo il documento dell'Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori dell'Università degli Studi di Siena riunita il giorno 5 febbraio 2010, adeguandolo ai fatti che hanno coinvolto il nostro Ateneo e le parti nelle ultime tre settimane. Vista la grave situazione economica e finanziaria del nostro Ateneo, del suo perpetuarsi e delle difficoltà che ogni giorno vivono le persone che ci lavorano, chiediamo a tutti gli organi politici di farsi garanti nel ristabilire un corretto e vero confronto con le OO.SS. di condivisione di ogni processo che si dovrà portare avanti per far uscire la nostra Università dalla profonda crisi, a partire da:
– partecipazione alla discussione e definizione del nuovo piano di risanamento e verifica di attuazione delle manovre ad esso collegate,
sicuramente per quel che attiene al personale tecnico amministrativo;
– rispetto delle prerogative del tavolo sindacale, evitando intromissioni nei processi da parte di soggetti non abilitati alla contrattazione. Il Senato Accademico eserciti le proprie funzioni istituzionali, che non comprendono le politiche sul personale;
– le commissioni nominate dal C.d.A. e dal Senato devono essere parte di un percorso che coinvolga le OO.SS. e ogni decisione degli organi politici
relative ai lavori delle suddette commissioni deve essere condiviso con le OO.SS., in rispetto delle norme vigenti;
– la mobilità esterna non può prescindere dalla mobilità interna, come dalla riorganizzazione dei servizi e dai reali costi/risparmi e vantaggi/svantaggi che ogni misura sul personale provocherà sull'intera gestione dei servizi e delle attività dell'Ateneo;
– un'analisi attenta delle realtà decentrate e delle sedi distaccate, con particolare attenzione al personale che ci lavora;
Ribadiamo inoltre la denuncia da parte dell'Assemblea e delle OO.SS. della reale inefficacia di alcuni interventi legati al piano di risanamento come il prepensionamento del personale docente, che va assolutamente sostenuto
e perseguito. Manifestiamo tutto il nostro sconcerto per la risposta del Governo, all'interrogazione dell'On.Franco Ceccuzzi in materia di norme sulla mobilità e sugli ammortizzatori sociali per le Università, che giudichiamo insoddisfacente e assolutamente preoccupante. L'aiuto del Governo con l'anticipo del FFO 2010, se da una parte ci ha consentito di pagare gli stipendi nei mesi di novembre e dicembre, dall'altra ci porta anticipatamente in sofferenza di liquidità, a partire dal mese di aprile 2010.
L'attuale piano di risanamento, dopo il mancato finanziamento della Banca Monte dei Paschi di Siena, per motivi evidentemente indipendenti dalla sua volontà, non ha reso gli effetti voluti e, aumentando il debito mese per mese (debito strutturale), sta vanificando i risparmi dovuti alla mancata proroga di contratti di lavoro per i tecnici amministrativi e dalla riduzione dei servizi legati alla cooperativa sociale "Solidarietà".
Considerato l'alto grado di difficoltà ambientale per mettere in atto quelle manovre tese a scongiurare l'ammanco di LIQUIDITA' previsto per il mese di giugno, chiediamo di coinvolgere, in modo più proficuo per tutti, i rappresentanti del personale, invece di persistere in atteggiamenti che creano tensioni nella comunità universitaria e soprattutto fra personale TA e docenti.
Mobilità volontaria esterna, mobilità interna e organizzazione del lavoro sono tematiche fondamentali, per il presente e il futuro delle nostre vite lavorative e pertanto le OO.SS. DEVONO esserne coinvolte fattivamente, accanto agli organi di governo che, fra l'altro, hanno a tutt'oggi dimostrato di essere largamente inadeguati a gestire la situazione.
Ricordiamo infine, che l'Amministrazione è inadempiente rispetto al Contratto Collettivo Integrativo per le Progressioni Economiche Orizzontali e che a tal proposito è già stata diffidata nel mese di gennaio e messa in mora in data 1/2/2010. Come già fatto nelle sedute di contrattazione ribadiamo anche oggi che se l'Amministrazione non in grado di dimostrare che il suddetto contratto è nullo o annullabile deve IMMEDIATAMENTE dar corso alla propria parte di adempimento.
Sulla base di tutto quanto precede le OO.SS. ribadiscono che ove non si desse seguito a queste legittime richieste proclameranno lo stato di agitazione nelle forme e secondo le procedure previste dalla legge".