Lettera alla candidata sindaco con un occhio sulle donne senesi

SIENA. Cara Laura,
ho pensato di scriverti per un bisogno concreto di esserti accanto in questa nuova avventura che ti porterà ad essere la prima donna sindaco di Siena. In questi giorni hai ricevuto numerose dimostrazioni di appoggio ma ho l’impressione che manchi qualcosa o meglio qualcuno. Dove sono le donne di Siena? Dove sono tutte quelle compagne che hanno fatto della candidatura di una donna una bandiera sotto cui combattere?
Me lo chiedo perché io, e forse anche molte altre donne al di fuori del nostro circolo, ho percepito benissimo la forza che stava dietro la candidatura di Francesca Vannozzi. In quel momento, anche se molte cose già sembravano un po’ ‘forzate’, ho avuto la sensazione che forse il PD stava veramente cambiando strada! Come sappiamo era solo una rondine… passeggera. Il PD è tornato prontamente al solito minestrone o meglio ribollita!
Voglio ripartire proprio da quel punto, dalla tua forza di essere donna e di vedere le cose da un altro punto di vista. La serietà, la coscienza di aver bisogno di competenza, di dedizione, di pazienza, sono doti raramente presenti nei nostri ‘compagni’ uomini, non certo per peccato originale, ma molto spesso perché la consuetudine con ‘il potere’ li porta a mettere il profitto di fronte ad ogni cosa. La parola profitto la riferisco naturalmente a tutte quelle posizioni che ancora oggi rimangono saldamente nelle mani degli uomini, vedi per esempio le posizioni di vertice nei DAI dell’Azienda Ospedaliera. Quante sono le donne Direttrici DAI, 1, 2 forse 3 su più di 80 posizioni!
Certamente le donne non hanno solo ‘bisogno’ di fare carriera, devono prima di tutto poter lavorare! Ma come sappiamo le donne costituiscono ancora la base del nostro stato sociale, dalle nonne-babysitter alle mamme-badanti, la condizione femminile sembra essersi congelata in questa crisi epocale. L’aumento della disoccupazione giovanile e soprattutto femminile è certamente oggi un problema ‘finanziario’ di famiglie che non hanno soldi per permettersi un asilo nido o una badante, secondo me c’è però l’altra incognita, quella del destino di queste donne ‘casalinghe’ che anno dopo anno si ritroveranno più lontane dalla realtà di una società che le lascerà sempre più sole, magari in balia di quei grandi e piccoli ricatti di cui è piena la vita di una donna.
Sarà per questo importante che il Comune sia presente tra i cittadini, riattivando le circoscrizioni, le consulte ed ogni organo di contatto con il territorio che promuova la solidarietà.
Ho visto che nella tua lista ci sono donne e soprattutto donne giovani che nonostante la loro stabile ‘precarietà’ hanno avuto il coraggio di fare figli e di impegnarsi per la loro città. Io credo che stia proprio nelle loro mani la possibilità di consigliarti nel raggiungere quegli obiettivi che sono i punti chiave del tuo programma.
Cara Laura, siamo stanchi di Sindaci pieni solo di loro stessi, vorremmo un sindaco che ci sia vicino e secondo me tu potrai rappresentare questo desiderio al meglio,
Anna Maria Aloisi del Circolo Città Domani a sostegno di Laura Vigni Sindaco