Le modalità dell'omicidio fanno escludere la rapina e fanno pensare a una vera e propria esecuzione
Lucca. (Adnkronos) E’ morto, a causa delle gravi ferite riportate, l’imprenditore Stefano Romanini, vittima di un agguato questa mattina davanti alla sua abitazione di Camaiore (Lucca). Un uomo incappucciato ha aspettato la vittima sotto casa, per poi sparargli addosso dieci colpi di pistola e allontanarsi a piedi. La moglie di Romanini, svegliata dagli spari, ha visto dalla finestra il marito in una pozza di sangue ed ha chiamato i soccorsi. Romanini è stato trasportato in ambulanza all’ospedale della Versilia, dove è arrivato in condizioni disperate ed è deceduto poco dopo. L’imprenditore, 46 anni, lascia la moglie e due figlie.
Sull’episodio indaga la polizia che non esclude nessuna pista anche se vengono esplorati in modo particolare gli ambiti lavorativi dell’imprenditore. Le modalità dell’omicidio fanno escludere la rapina e fanno pensare a una vera e propria esecuzione.
Secondo quanto è emerso, la vittima era stato oggetto di minacce poche settimane fa, quando ignoti gli avevano danneggiato l’auto.
Secondo quanto emerso, Romanini era indagato dalla Procura di Massa Carrara per l’inchiesta riguardante la frana avvenuta il 31 ottobre 2010 in località Mirteto, dove perse la vita il camionista 48enne Aldo Manfredi. Romanini era infatti titolare di una ditta di escavazioni e movimento terra che nel 2009 aveva eseguito dei lavori a Mirteto. A seguito della frana dell’ottobre scorso la Procura massese ha aperto un’inchiesta che vede indagati alcuni funzionari comunali e alcuni imprenditori, tra cui appunto Romanini.