La notte degli Oscar è... una grande bellezza

La statuetta premia Sorrentino per il miglior film straniero

di Paola Dei

SIENA. Un grande applauso ad un dei film più teneri ed allo stesso tempo più crudi fra tutti i nominati per la notte degli Oscar, un inno alla libertà, al diritto alla dignità e ci interroga sulla ricerca di un soluzione individuale ai mali che ancora affliggono l’umanità.Un urlo di gioia per la proclamazione del miglior film straniero: La grande bellezza di Sorrentino, che ci svela il grande segreto sul senso della vita. L’Italia rientra a pieno titolo nella filmografia internazionale con la forza di un’anima mundi romana che mette a nudo sentimenti, stati d’animo, idee della città eterna.

Visibilmente commosso Sorrentino che dedica il film a Fellini, Maradona…, ed ai familiari, accanto a lui Tony Servillo, grande protagonista della pellicola.

Un doppio applauso al Mexico che riceve il premio per la miglior regia con Gravity di Alfonso Cuaron e per Lupita Nyong’o, la Pat di 12 anni schiavo: «Non pensavo che questa gioia potesse essere legata al dolore di qualcun altro».Di seguito tutti gli altri premi e fra i grandi esclusi Leonardo di Caprio, grande, grandissimo in The Wolf of Wall Street, e nulla per Americana Hustle, molto apprezzato ma non abbastanza incisivo per ricevere la statuetta.

Grande Steve McQueen, in 12 anni schiavo, non fa sconti a nessuno, non risparmia le realtà aberranti dell’essere umano e va dritto alla statuetta, un premio meritato che incorona una grande carriera e che merita tutta la nostra attenzione… Il film si eleva da solo in mezzo agli altri e, privo di sentimentalismi o pruderie arriva esattamente là dive voleva arrivare.

Miglior film Vince 12 anni schiavo, la pellicola che racconta la drammatica vicenda della schivitù nel sud degli Stati Uniti. E’ Brad Pitt a rigraziare l’Academy dal palco, che poi passa la parola al regista Steve McQueen.

Miglior film straniero a La grande bellezza di Paolo Sorrentino

Non protagonista La prima statuetta della serata è andata a Jared Leto, miglior attore non protagonista per il film Dallas Buyers Club. Dal palco la dedica per la mamma e il fratello. Due parole anche per l’Ucraina e il Venezuela: «State lottando per la libertà e noi vi pensiamo da qui».

Miglior regia Vince il messicano Alfonso Cuaron con il suo Gravity: «Anche fare un film può essere un’esperienza che ci trasforma. La cosa brutta è che per molti ha signifacato saggezza, per me invece solo i capelli grigi». Poi l’omaggio a Sandra Bullock: «Tu sei Gravity».

Miglior attrice protagonista Vince Cate Blanchett per Blue Jasmine. Quando sale sul palco saluta le sue avversarie sconfitte e il suo regista Woody Allen, ricordato dalla sala con un timido applauso.«I film con le donne al centro non sono di nicchia, ma fanno guadagnare».

Miglior attore protagonista Oscar per miglior attore protagonista a Matthew McConaughey per Dallas Buyers Club.

Miglior costume Il secondo premio della serata è assegnato al film con i migliori costumi, vince Catherine Martin per Il grande Gatsby.

Miglior attrice non protagonista Vince un’esordiente, la più attesa: Lupita Nyong’o per 12 anni schiavo: «Non pensavo che questa gioia potesse essere legata al dolore di qualcun altro».

Migliore sceneggiatura non originale John Ridley (12 anni schiavo)

Migliore sceneggiatura originale Spike Jonze per Her

Miglior trucco Uno dei film più attesi è Dallas Buyers Club che prende un’altra statuetta per il miglior trucco è per merito di Adruitha Lee e Robin Mathews.

Miglior cartone animato Dopo aver vinto al botteghino Frozen trionfa anche nella notte degli Oscar, diventando il miglior film d’animazione del 2014.

Miglior corto d’animazione «Mr. Hublot» di Laurent Witz e Alexandre Espigares ha vinto l’Oscar per il miglior cortometraggio d’animazione.

Migliori effetti speciali Come previsto Tim Webber, Chris Lawrence, David Shirk e Neil Corbould hanno vinto l’Oscar per i migliori effetti speciali in «Gravity».

Miglior cortometraggio Vince Helium» di Anders Walter e Kim Magnusson ha vinto l’Oscar come miglior cortometraggio.

Miglior corto documentario The Lady in Number 6: Music Saved My Life di Malcolm Clarke e Nicholas Reed ha vinto l’Oscar come miglior cortometraggio documentario.

Miglior documentario «20 Feet from Stardom» di Morgan Neville, Gil Friesen e Caitrin Rogers vince l’Oscar come miglior film documentario.

Miglior montaggio sonoro Skip Lievsay, Niv Adiri, Christopher Benstead e Chris Munro hanno vinto l’Oscar per il montaggio sonoro di «Gravity».

Miglior fotografia Emmanuel Lubezki vince l’Oscar per la miglior fotografia in «Gravity» di Cuaròn.

Miglior montaggio Ad Alfonso Cuaron e Mark Sanger va l’Oscar per il montaggio per Gravity.

Migliori scenografie Catherine Martin e Beverley Dunn hanno vinto l’Oscar per le migliori scenografie del film «Il Grande Gatsby».

Colonna sonora Il premio per la migliore musica originale va a Gravity.

Canzone dei cartoni Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez hanno vinto l’Oscar per la miglior canzone originale, Let It go, nel film d’animazione «Frozen». Battuti gli U2, in corsa con Ordinary Love, e Pharrel Williams, in lizza con Happy.