Dpomenica l'assemblea dei soci per l'approvazione
ChiantiBanca, dice il presidente Claudio Corsi, “nonostante le difficoltà sia per la spirale recessiva del ciclo economico che per la gestione dell’integrazione delle attività e passività acquisite dall’ex-Credito Cooperativo Fiorentino, accantona l’esercizio 2012 con risultati complessivamente soddisfacenti. L’utile netto raggiunge 10 milioni di euro, con una crescita del 67% rispetto al 2011”. Rappresenta il 30% dell’utile complessivo realizzato dalle Bcc della Federazione Toscana.
La gestione ordinaria, osserva il direttore generale ChiantiBanca Andrea Bianchi, “ha conseguito risultati positivi a livello di ogni aggregato. Il margine di interesse si attesta a 41 milioni di euro con un aumento del 35% rispetto al 2011, per effetto soprattutto dei maggiori volumi intermediati. Le commissioni nette crescono del 18% e salgono a quota 16,5 milioni di euro, beneficiando dell’incremento del numero dei clienti, che sfiorano 62.000 unità cioè 1.400 nuovi clienti ogni ultimo trimestre, e dello sviluppo del cross selling. Grazie anche all’ottima perfomance del margine netto di negoziazione, attestato a 16,6 milioni di euro, il margine di intermediazione evidenzia un incremento del 65% superando 74,3 milioni di euro”.
La dinamica positiva dei ricavi e lo stretto controllo dei costi operativi hanno consentito di ridurre in modo importante il cost income, sceso al 51,4% rispetto al 70,2% del 2011. Questi valori rappresentano degli ottimi risultati, conseguiti nonostante le importanti svalutazioni su crediti, 22,4 milioni di euro, coerenti con la persistente grave crisi che interessa il sistema economico e le conseguenti difficoltà nella capacità di rimborso dei debitori.
Pur in presenza di una minore capacità di risparmio delle famiglie, la raccolta diretta si è attestata a 1.794 milioni di euro, con una crescita di oltre il 30% rispetto al 2011.
Gli impieghi verso clientela, confermando il continuo sostegno della Banca all’economia del territorio di riferimento, hanno raggiunto 1.577 milioni di euro, con un incremento del 20%. Il nuovo credito erogato nel 2012 è stato 160 milioni di euro; ha interessato, con movimenti quasi simili, sia le famiglie che le piccole e medie imprese del territorio dove opera ChiantiBanca.
La crescita del patrimonio netto, attestato a 211 milioni di euro, con incrementi di 23,5 milioni di euro e +12,5% rispetto al 2011, ha consentito di incrementare il patrimonio libero a 85 milioni, compensando gli assorbimenti patrimoniali generati dall’acquisizione dell’ex-Ccf.
A fine 2012 i soci di ChiantiBanca hanno raggiunto 10.800, in crescita del 23% rispetto al 2011.
Il Core Tier 1 al 31 dicembre 2012 è 13,5%, già in linea con le nuove regole stabilite da Basilea 3. ChiantiBanca conferma inoltre l’eccellente profilo di liquidità, con il Liquidity Coverage Ratio ed il Net Stable Funding Ratio entrambi superiori al 100%.
Quando la crisi economica tende ad acuire disuguaglianze sociali, produce perdita di ricchezza e sfiducia, siamo certi che emerga ancor più nettamente il valore del nostro modello imprenditoriale, aggiunge Corsi. “In tali situazioni critiche, la cooperativa di credito sviluppa l’importanza della dimensione relazionale con i soci e la clientela, coniugata con la conoscenza delle dinamiche territoriali. Ciò genera un vantaggio competitivo che consente il superamento delle asimmetrie, consolida il capitale di conoscenza che può essere validamente utilizzato per rispondere alle istanze creditizie, per individuare e sostenere le iniziative imprenditoriali che possono rivelarsi positive per contrastare e superare la crisi”. Nel 2012 la Banca, proseguendo un trend in atto da ormai diversi anni, data anche la continua disponibilità di strumenti e risorse per sostenere l’economia locale, spiega Bianchi, “ha risposto positivamente alle esigenze di credito dal proprio territorio di riferimento ricercando le opportune tecniche di mitigazione del rischio di credito al fine di minimizzare gli assorbimenti patrimoniali. Sono state intensificate le collaborazioni e l’operatività con i principali Consorzi fidi presenti sul nostro territorio che concedono garanzie anche a prima richiesta, al fine di individuare soluzioni efficaci e vantaggiose per contenere gli effetti della sfavorevole congiuntura economica che ha coinvolto il mondo imprenditoriale .La dinamica dei movimenti della raccolta e degli impieghi ha consentito di rafforzare il profilo di liquidità della nostra banca, sia negli indicatori che misurano il rischio di liquidità operativa a breve termine, sia negli indicatori che determinano il rischio di liquidità strutturale (o a medio-lungo termine).
Le due Fondazioni ChiantiBanca Monteriggioni e ChiantiBanca San Casciano Val di Pesa, a cui nel 2012,si è aggiunta Fondazione ChiantiBanca Campi Bisenzio, hanno con ChiantiMutua perseguito con efficacia il proprio scopo istituzionale concretizzando la mutualità esterna attraverso una attenta ripartizione delle risorse, attribuite dalla Banca, utilizzando opportuni criteri e modalità atti a garantire il più ampio coinvolgimento delle varie componenti socio-economiche del territorio di riferimento
Domenica 5 maggio, fino alle 19, saranno aperti i seggi elettorali per il rinnovo delle cariche sociali: i soci potranno votare sia presso la sede legale a Fontebecci che alla direzione generale di San Casciano in Val di Pesa.