Una delle priorità sarà capire a fondo il bilancio
di Augusto Mattioli
SIENA. Laura Vigni non nasconde le sue ambizioni. E per le elezioni amministrative punta al ballottaggio. Prevedendo di incrociare le lame con il centrosinistra di Bruno Valentini. “Ci saremo noi”, ha aggiunto sicuro il fratello Alessandro, già assessore comunale del Pci in anni ormai lontani. Il tutto è avvenuto nel corso della presentazione della liste che la sostengono nella corsa alla poltrona di sindaco di Siena questa mattina. Ma se non accadesse? “Se non andassimo noi al ballottaggio, la mia indicazione sarà di votare secondo coscienza, Io non andrò a votare. Chi ha votato per me deciderà liberamente cosa fare”.
Il punto – secondo – Vigni è che nelle coalizioni che potrebbero andare al secondo turno non mancano gruppi e persone che a vario titolo sono state protagoniste delle difficoltà e della crisi che sta attraversando Siena. Sia nel composito gruppo che sostiene Eugenio Neri (dove si incontrano esperienze di destra, di sinistra, di ex Pd, già Margherita) , “che penso non farà strada”, ha detto Vigni, e anche nel centrosinistra di Valentini. “Due liste che rappresentano ciò che la città deve superare“, ha aggiunto.
“Quella di Laura Vigni è una coalizione di governo formatasi non con lotte intestine ma dalle sollecitazioni di larghe fasce sociali“, ha puntualizzato Aurora Savelli, promotrice di “Siena si muove”, una delle tre liste ( le altre due sono Sinistra per Siena e Rifondazione e Comunisti italiani), che sostengono Laura Vigni. Una coalizione la cui linea è quella di lavorare per una “forte innovazione” nelle pratiche di governo, dicendo “no” a clientelismo e familismo, con una politica che valorizzi competenze, merito, e che sia attenta al sociale. “Si devono ascoltare i cittadini – ha aggiunto Vign i- perché occorre un confronto con i cittadini. Chi vorrà parlare con me non dovrà prendere un numerino. Siena dovrà essere una città aperta, da rigenerare moralmente”.
E riguardo ad eventuali accordi nel caso di ballottaggio “diremo n o- ha precisato – a chi ha avuto incarichi nel passato”. Sui rapporti con 5 Stelle non ha nascosto “che con loro condividiamo molte cose. Pinassi peraltro non è mai venuto ai confronti in tv. Ma vedo che nel loro programma c’è rigidità. Mi lascia perplessa la proposta dei teatri comunali gratis”. Con i problemi di bilancio che ha il Comune sarà difficile applicare un’idea del genere. “E proprio il bilancio comunale sarà la prima cosa che andrò vedere se sarò sindaco scegliendo un esperto finanziario”, ha annunciato.
SIENA. Laura Vigni non nasconde le sue ambizioni. E per le elezioni amministrative punta al ballottaggio. Prevedendo di incrociare le lame con il centrosinistra di Bruno Valentini. “Ci saremo noi”, ha aggiunto sicuro il fratello Alessandro, già assessore comunale del Pci in anni ormai lontani. Il tutto è avvenuto nel corso della presentazione della liste che la sostengono nella corsa alla poltrona di sindaco di Siena questa mattina. Ma se non accadesse? “Se non andassimo noi al ballottaggio, la mia indicazione sarà di votare secondo coscienza, Io non andrò a votare. Chi ha votato per me deciderà liberamente cosa fare”.
Il punto – secondo – Vigni è che nelle coalizioni che potrebbero andare al secondo turno non mancano gruppi e persone che a vario titolo sono state protagoniste delle difficoltà e della crisi che sta attraversando Siena. Sia nel composito gruppo che sostiene Eugenio Neri (dove si incontrano esperienze di destra, di sinistra, di ex Pd, già Margherita) , “che penso non farà strada”, ha detto Vigni, e anche nel centrosinistra di Valentini. “Due liste che rappresentano ciò che la città deve superare“, ha aggiunto.
“Quella di Laura Vigni è una coalizione di governo formatasi non con lotte intestine ma dalle sollecitazioni di larghe fasce sociali“, ha puntualizzato Aurora Savelli, promotrice di “Siena si muove”, una delle tre liste ( le altre due sono Sinistra per Siena e Rifondazione e Comunisti italiani), che sostengono Laura Vigni. Una coalizione la cui linea è quella di lavorare per una “forte innovazione” nelle pratiche di governo, dicendo “no” a clientelismo e familismo, con una politica che valorizzi competenze, merito, e che sia attenta al sociale. “Si devono ascoltare i cittadini – ha aggiunto Vign i- perché occorre un confronto con i cittadini. Chi vorrà parlare con me non dovrà prendere un numerino. Siena dovrà essere una città aperta, da rigenerare moralmente”.
E riguardo ad eventuali accordi nel caso di ballottaggio “diremo n o- ha precisato – a chi ha avuto incarichi nel passato”. Sui rapporti con 5 Stelle non ha nascosto “che con loro condividiamo molte cose. Pinassi peraltro non è mai venuto ai confronti in tv. Ma vedo che nel loro programma c’è rigidità. Mi lascia perplessa la proposta dei teatri comunali gratis”. Con i problemi di bilancio che ha il Comune sarà difficile applicare un’idea del genere. “E proprio il bilancio comunale sarà la prima cosa che andrò vedere se sarò sindaco scegliendo un esperto finanziario”, ha annunciato.